Dopo elezioni: un Trentino "a misura di bambino"

Dino Pedrotti

I bambini dovrebbero essere i veri protagonisti della politica. E invece sono al massimo oggetto di assistenzialismo: si guarda più ai giusti bisogni dei loro genitori (nidi, scuole materne, assegni,…) e molto meno a loro come protagonisti del futuro della comunità. È ovvio che i bambini più piccoli non parlano, ma si presentano a noi con i loro bisogni. E noi dobbiamo essere capaci di metterci nei loro panni e farci una domanda: "Se io fossi un piccolo bambino, come vorrei che si comportassero i miei genitori, i miei futuri maestri e soprattutto i politici che oggi devono fare leggi per un mondo futuro migliore?".

Anche un giovane o un lavoratore vorrebbero che chi ha responsabilità si comportasse in modo da assicurargli in futuro un lavoro, una pensione adeguata: e lottano per questo. Ma c'è chi non può lottare e non può nemmeno parlare. Di fronte ad un povero o a un demente, i politici devono sapersi mettere nei loro panni e aiutarli a sentirsi uomini. "Se io fossi un alzheimer, come vorrei essere trattato?".

I bambini sono concretamente il nostro futuro e noi (soprattutto i politici, titolari di massime responsabilità) dobbiamo saper "dare voce" a loro, proprio ai bambini più piccoli, dando risposte ai loro bisogni, ai loro diritti. I politici dei decenni scorsi non hanno certo fatto leggi "in nome dei bambini": hanno lasciato debiti e confusione alle future generazioni. I candidati delle nostre passate elezioni hanno parlato ben poco di bambini, di famiglia, di futuro. Hanno promesso molto, usando tutti più o meno le stesse parole: lavoro, benessere, sicurezza, giustizia, riforme… Solo parole…

I bambini ora si aspettano che il centro-sinistra tenga fede alla sua missione di difendere con i fatti i più deboli, i lavoratori, le donne, i giovani, i disoccupati, ma soprattutto i bambini che sono i veri "ultimi", i più deboli tra i deboli. Una vera sinistra (in cui è normale la confusione!) dovrebbe avere come punto fisso di riferimento il bambino che nel 2030 giudicherà i politici di oggi. Nel 2002 le Nazioni Unite hanno insistito perché "si cambi direzione" e si costruisca un mondo "a misura di bambino". Più che "in nome del popolo trentino" le leggi dovrebbero essere promulgate "in nome dei bambini trentini": saranno loro che nel 2030 promuoveranno i nostri politici (oppure no)…

dinopedrotti@libero.it

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