Usare bene il nostro cervello per essere genitori

Dino Pedrotti

Ormai sappiamo che il libro “Bambini sani e felici” è anche online, sempre disponibile per genitori in qualunque parte del mondo si trovino (basta cliccare QUI). Non ci sono solo consigli per affrontare molti problemi di salute, dall’alimentazione alla febbre, dai vaccini agli incidenti… C’è soprattutto la continua raccomandazione, in ogni pagina, di saper fare le scelte più semplici e più giuste: non seguire ciecamente la tradizione o le imposizioni da parte di chicchessia (1) e nemmeno accogliere le proposte semplicistiche di chi pontifica senza basi scientifiche basate sull’evidenza (2).

 

Per poter fare le scelte più razionali occorre studiare e aggiornarsi (3). Nel nuovo numero della rivista Neonatologia trentina, uscito proprio oggi (lo trovate sempre sul sito che leggete sopra), ben quattro pagine di un inserto centrale sono dedicate al libro e alle basi razionali dei nostri comportamenti da genitori. Le scelte irrazionali creano la grande confusione del nostro mondo.

 

Noi uomini abbiamo un cervello molto evoluto, un “cervello trino”. Al piano di base abbiamo un “cervello da rettile” (di 300 milioni di anni fa), per cui ogni vivente affronta la battaglia per la vita, per “avere” cibo, per difendersi, dominare, riprodursi. Nel cervello di mezzo (mesencefalo, “cervello da vertebrati”) abbiamo la sede delle emozioni, dei desideri, del piacere: sostanze chimiche naturali ben note ci danno le sensazioni di benessere (le “droghe” copiano queste sostanze per darci piaceri artificiali).

 

Le scelte attive vengono fatte al terzo piano del cervello, nella corteccia (dietro la fronte in particolare), dove prendiamo decisioni in base ai messaggi che ci arrivano dai sensi e dal nostro corpo e in base alla memoria, all’educazione ricevuta. Qui ha sede la mente umana, la coscienza, la ragione, la personalità, il pensiero e l’intelligenza umana.

 

Noi possiamo usare l’intelligenza per valorizzare il cervello da rettile (3.1), per “avere” ad ogni costo (dominare, avere soldi e donne, conquistare il mondo…). Hitler usava così l’intelligenza. E così la usano un padre-padrone o un maschio dominante. Oppure posso usare l’intelligenza per il mio cervello da scimmia (3.2): ho per obiettivo raggiungere comunque i massimi piaceri e vizio mio figlio perché non mi dia fastidio (individualismo, consumismo…).

 

Oppure guardo al futuro e decido di “essere Uomo”, essere genitore, essere politico, essere educatore, con razionalità e con senso di responsabilità verso il futuro dell’umanità (3.3). Provate a “studiare” queste cose a pagg. 11-14 della rivista. Noi sappiamo tutto su come funziona un motore o un computer. E purtroppo non studiamo come funziona il computer del nostro cervello… Nostro figlio vorrebbe avere genitori coscienti del loro ruolo.

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