Grillo come Berlusconi, e Matteo ringrazia
Dopo aver ammesso con amarezza la sconfitta, averne dato la colpa ai pensionati italiani che non pensano a figli e nipoti e avere ingoiato una buona dose di Maalox, Beppe Grillo ha pubblicato oggi sul suo blog "un'analisi" del voto del 25 maggio in cui si insinua il dubbio che il grande e inatteso risultato del Pd sia frutto di massicci brogli.
Dopo aver ammesso con amarezza la sconfitta, averne dato la colpa ai pensionati italiani che non pensano a figli e nipoti e avere ingoiato una buona dose di Maalox, Beppe Grillo ha pubblicato oggi sul suo blog "un'analisi" del voto del 25 maggio - comparsa poche ore dopo gli scrutini sul sito "La Rete non perdona" - in cui si insinua il dubbio che il grande e inatteso risultato del Pd sia frutto di brogli ai seggi. E si invitano i parlamentari grillini a chiedere una verifica del voto.
Se la "brillante" operazione (per altro ricca di semplificazioni e assunti indimostrati e indimostrabili) è stata ideata per deviare l'attenzione dalle polemiche crescenti interne al M5S su una possibile alleanza con l'Ukip razzista, maschilista ed antieuropeo di Nigel Farage, l'operazione non pare riuscita, a leggere numerosi commenti sul blog
http://www.beppegrillo.it/2014/06/broglio_si_broglio_no_la_terra_dei_cachi.html
Pochi credono al "gomblotto 2.0", moltissimi chiedono a Grillo di non fare come Silvio Berlusconi, che nel 2006 rifiutò di riconoscere la risicata vittoria di Romano Prodi alle elezioni politiche e chiese, ma non ottenne, il ricontrollo di un milione di schede. Contestando appunto brogli, ricordati a più riprese fino a tempi recentissimi, nonostante la caduta di Prodi sia poi avvenuta anche grazie alla compravendita di senatori, operazione per cui Silvio Berlusconi è sotto processo. Forse, l'unico vero colpo di Stato riuscito in questi decenni.
Dunque, accusare di brogli scrutatori tra loro pressoché estranei, che probabilmente votano in modo diverso, equivale a iniettare dosi di veleno mai letali ma dannose nel corpo di una democrazia che oggi festeggia i propri 68 anni e di cui tutto si può dire, tranne che non abbia un sistema immunitario tale da escludere maneggi così massicci come quelli che, secondo il blog di Grillo, dovrebbero essere stati messi in opera la notte del 25 maggio. Una cosa infatti è alterare qualche migliaio di schede, una cosa farne sparire tre milioni: i voti mancati a M5S. Semplicemente, se l'opposizione a Matteo Renzi è questa, Matteo ringrazia: sarà infatti difficile, con questi piagnoni, che la prossima volta il Pd non voli oltre il 40,8%, anche grazie alla corsa a salire sul carro del vincitore che si è scatenata questa settimana da destra, centro e sinistra.