Riprendono le infezioni catarrali
Riprendono le infezioni catarrali
Con l’inizio delle frequenza a Nidi e Scuole materne sono riprese le infezioni catarrali che si imputano normalmente al «freddo» (malattie da raffreddamento, raffreddori…). In realtà il freddo o «l’aria» (il «giro d’aria», la «corrente d’aria»…) c’entrano poco, se i bambini sono adeguatamente riparati. Altrimenti i motociclisti dovrebbero essere tutti raffreddati…
La causa prima di queste malattie «stagionali» sta nei contagi, inevitabili quando i bambini stanno vicini e giocano insieme. Una raccomandazione basilare è il lavaggio frequente delle mani, su cui si trovano i virus del contagio (soprattutto dopo l’uso del fazzoletto e del bagno). Con queste infezioni catarrali (febbre con tosse e raffreddore) riprendono i dubbi delle mamme su come curarle. Non mi stancherò di dire che, prima di guardare il comportamento del termometro, bisogna controllare bene il comportamento del bambino, la sua voglia di giocare e di stare fuori dal letto (pag. 81 del libro Bambini sani e felici).
Se è debole e molto disturbato, si telefona al pediatra; se sopporta bene la febbre e se c’è solo tosse e raffreddore, per 3-4 giorni si può stare tranquilli. La febbre deve essere «rispettata», almeno fino a 39°, senza dare antifebbrili: la febbre indica che l’organismo sta reagendo all’infezione.
In casa devono esserci soluzione fisiologica per il naso e un semplice antifebbrile (paracetamolo o ibuprofene); questo si dà da zero fino a 4 volte al giorno, se si superano i 39°. Non si danno antibiotici se non ci sono complicazioni (otite, polmonite); né si danno vitamine. E servono poco poco anche quei preparati che «aumentano le difese naturali immunitarie».
Mi fa piacere vedere che diverse mamme, leggendo le 5-6 pagine del libro sull’argomento, riescono a gestire queste infezioni senza andare al pronto soccorso o dal pediatra. Come è noto, per avere il libro, basta una vostra mail con indirizzo postale a neonatologiatrentina@libero.it: vi sarà spedito in omaggio dagli Amici della Neonatologia Trentina.