L’accensione dall’alto dei caminetti a legna

L’accensione dall’alto dei caminetti a legna

di Eliseo Antonini

Ha appena preso avvio la nuova stagione fredda e si accendono i fuochi domestici. Poiché l’uso della legna da ardere è una radicata abitudine anche delle famiglie trentine, anziché vietarne o limitarne l’uso è forse più opportuno cercare di usare gli apparecchi esistenti in modo ottimale. In caso di sostituzione o nuova installazione è bene orientare la scelta verso apparecchi più efficienti. Lo scopo è la riduzione delle emissioni in atmosfera e, indirettamente, una maggiore produzione di calore da fonte rinnovabile.

«La legna conferma il proprio ruolo di combustibile particolarmente impattante, responsabile del 54% delle emissioni totali di CO, del 49,5% del totale del PM10 e del 18% del totale di COV [Comporti organici volatili]» (Fonte: Piano Energetico Ambientale Provinciale, 2014-2020, p. 52).

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In Trentino circa il 50% delle famiglie usa la legna da ardere per riscaldare tutta o in parte la propria abitazione. Un nucleo famigliare trentino consuma in media circa 3,2 tonnellate di legna da ardere ogni anno.
La corretta gestione dell’apparecchio e l’uso di legna ben stagionata sono due aspetti molto importanti ai fini di una combustione a basse emissioni nocive.

Accensione dell’alto
Un modo semplice ed efficace per ridurre le emissioni di sostanze indesiderate in atmosfera è l’accensione del fuoco dall’alto sia nei caminetti sia nelle stufe alimentate a pezzi di legna. Con l’accensione dall’alto la combustione procede più lentamente e la fiamma si propaga dall’alto verso il basso e i gas generati circolano e fluiscono attraverso la fiamma calda riducendo il loro contenuto di polveri o gas incombusti.

Si produce molto fumo tipicamente nella fase di accensione. Il fumo è il principale indicatore della presenza di polveri. È noto che il legno con corteccia produce maggiori emissioni di polveri sottili che un ciocco scortecciato.
Non si deve in nessun caso impiegare legna umida o fresca (con contenuto idrico › 20%) e altri materiali non legnosi, plastiche o carte e cartoni. Il fumo è anche indice che nell’apparecchio (stufa, caminetto) non si sta avendo una combustione «raffinata» poiché esso non è ancora in temperatura. Negli impianti a legna da ardere il fumo deve diventare invisibile al camino dopo circa 10-15 minuti dall’accensione.

Camera di combustione e caricamento della legna
È importante, per gli apparecchi con alimentazione manuale e senza camera di combustione separata, il suo grado di riempimento. Una parte della camera di combustione deve, infatti, fungere anche da area di combustione dei gas. Se è troppo ridotta (eccessivo riempimento) la fase di mescolamento e di ossidazione dei gas è insufficiente e pertanto il fattore di emissione delle polveri tende a essere più elevato. Spesso le camere di combustione sono caricate con una quantità eccessiva di legna e l’accensione non è effettuata in modo corretto, si utilizza legna umida e a volte è persino interrotto l’apporto d’aria per ritardare il rilascio del calore provocando il cosiddetto «fuoco strisciante» con più elevate emissioni di fuliggine.

La combustione della legna segue la regola delle cosiddette «3T», cioè di parametri che dovrebbero essere sempre mantenuti nel loro range ottimale: Temperatura, Tempo (i fumi caldi devono scambiare il loro calore prima di essere eliminati) e Turbolenza (i gas di combustione devono avere una giusta miscelazione con aria comburente per liberare completamente la loro energia).

Accensione corretta per apparecchi a legna a combustione superiore
I tipi di apparecchi per cui è adatto questo metodo sono quelli che usano legna a pezzi e in cui l’uscita dei fumi è verso l’alto: caminetti aperti e chiusi, le stufe-cucina a legna, stufe a caminetto. Accanto quindi alla dimensione della legna e al suo contenuto idrico - rispetto alla carica - anche il punto in cui sia accende il fuoco contribuisce ad una combustione migliore e quindi a più basse emissioni.

Accensione dall’alto
Per l’accensione si usa un «modulo d’ignizione» che abbia una certa persistenza della fiamma. Si possono anche usare quattro piccoli pezzi di legna facili all’accensione. La fiamma libera e rivolta verso l’altro crea una circolazione d’aria all’interno della camera di combustione e richiama i gas che fuoriescono dal legno che sotto essa inizia a bruciare. I fumi passando attraverso la fiamma medesima e ad alte temperature bruciano pressoché completamente (ossidazione) riducendo fortemente la presenza dei nocivi incombusti carboniosi.

Preparazione della carica in camera di combustione
Per un’accensione a basse emissioni, preparare quattro ciocchi di legna secca con una sezione trasversale di ca. 2 x 2 cm e una lunghezza di ca. 15-20 cm e un «preparato» per facilitare l’accensione (ad es. lana di legna impregnata di cera). Il modulo di accensione sostituisce quello tipico con carta e cartone. Posizionare quindi quattro ciocchi perpendicolarmente uno sull’altro e disporre l’accendi fuoco nel mezzo.

Posizionamento dei pezzi di legna dentro un camino con «modulo di ignizione»
Stratificare la legna nel caminetto in camere di combustione ampie, come ad esempio nei caminetti, perpendicolarmente e a una certa distanza (1-2 cm) l’uno dall’altro. Disporre in basso i pezzi più grossi e in alto i più sottili.

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Disposizione dei pezzi di legna all’interno della camera di combustione prima dell’accensione
Al centro, nella parte alta, il modulo d’ignizione:

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Posizionare il modulo di accensione sopra la catasta di legna da ardere e disporre i ciocchi inferiori del modulo di accensione perpendicolarmente rispetto a quelli della catasta. Un fiammifero è sufficiente per accendere il fuoco.

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Altre utili indicazioni per una corretta gestione dell’apparecchio
• Non sovraccaricare la camera di combustione;
• Non soffocare il fuoco chiudendo le prese d’aria o la cappa della canna fumaria;
• Prima del suo utilizzo, depositare la legna da ardere per almeno un giorno in un locale riscaldato;
• Usare legna stagionata per 1-2 anni in un luogo protetto;
• Lo spessore dei ciocchi non dovrebbe superare i 7 - 12 cm.

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