La critica: anche in Trentino il turista è da spennare
È da quasi 50 anni che vengo a sciare in Trentino dove oltre agli inverni trascorro anche le mie vacanze estive
È da quasi 50 anni che vengo a sciare in Trentino dove oltre agli inverni trascorro anche le mie vacanze estive. Inoltre da più di 15 anni faccio regolarmente ogni anno il Superski stagionale. Da quando sono in pensione poi, qualche anno ormai, durante la stagione invernale, avendo una seconda casa in Trentino, vengo a sciare sulle Dolomiti quasi tutti i giorni.
Ho avuto sempre modo di apprezzare e decantare con chiunque ed ogni qualvolta si fosse presentata l'occasione l'organizzazione, la precisione, la lungimiranza dei trentini soprattutto in campo turistico. Tutto era sempre perfetto! Non sembrava neppure di essere in Italia!
Ora invece devo purtroppo fare una critica feroce. Stamattina vado a Campitello al parcheggio del Col Rodella dove spesso lascio l'auto e capisco subito che qualcosa è cambiato. Ore 8.20 il parcheggio è vuoto! Come mai?
La risposta arriva presto: da quest'anno il parcheggio costa 5 euro al giorno (e per di più senza ricevuta fiscale!).
Dunque ho pagato 740 euro lo skipass e a fine stagione, se vengo a sciare tutti i giorni, come sarebbe stato il mio programma, avrò pagato circa 500 euro per parcheggiare l'auto. Cari Manager della Società Superski Dolomiti vi sembra una cosa seria? Si fa anche lo stagionale per non dover essere sempre con il portafoglio in mano e poi ci mettete il balzello del parcheggio! Non è serio! All'ingresso ti danno un gettone rosso che quando prima di uscire lascerai 5 euro nella macchinetta si magnetizzerà e ti renderà possibile l'apertura della sbarra.
Molto ingegnoso, complimenti! E poi aggiungo che al momento di fare l'abbonamento, per correttezza, gli addetti avrebbero fatto bene ad avvisare che in avrei avuto una spesa quasi uguale per parcheggiare, visto che in tutti i parcheggi degli impianti della Val di Fassa da quest'anno si paga. Mi dicono poi che non è più gratuito neppure lo skibus. È stata eliminata la geniale idea che si poteva spostarsi in valle da un impianto all'altro utilizzando lo skipass, senza dunque inquinare e con enorme comodità e soddisfazione di tutti.
Va bene guadagnare con il turismo, ma ci vuole un comportamento che si basi sul buon senso e che tenga conto anche delle esigenze dei turisti, che non debbono necessariamente essere considerati dei «polli» da spennare. A quando ci chiederete 5 euro per guardare il Sasso Lungo, 3 per guardare il Gran Vernel e 7 per la Marmolada?
Peccato il Trentino era rimasta un'oasi felice, ben gestita ... invece sta diventando come tutto il resto d'Italia, dove certamente i tesori ambientali sono enormi, ma non si può dire lo stesso dell'organizzazione e delle infrastrutture. Credo che il prossimo anno sceglierò Francia o Austria per sciare.
Gabriella Dimitri - Verona