Walter Micheli: uomo probo e ideatore dei parchi
Walter Micheli: uomo probo e ideatore dei parchi
Il Trentino gli resta debitore di alcune delle migliori leggi in materia ambientale che abbia mai avuto. Ma ricordare Walter Micheli a dieci anni dalla morte che lo tolse alla sua famiglia e ai suoi amici la domenica del primo giugno, vuol dire ricordare non solo l’assessore provinciale all’ambiente, ma anche un leader socialista e un uomo di grande statura morale e politica.
Un uomo che credeva negli ideali di giustizia sociale e di democrazia partecipata e popolare. Che credeva nel dovere di battersi per i più deboli, sempre. Con gli strumenti e i modi che il mutare dei tempi e della vita personale richiedevano.
Per chi scrive, ricordare Walter Micheli vuol dire ricordare anche l’esperienza di Costruire Comunità, un movimento cui demmo vita nel 2000, insieme a tante persone animate dalla medesima passione civile e dalla volontà di cambiare le cose in Trentino e nel centrosinistra. Un movimento coraggioso, che univa storie politiche diverse, come le nostre, o giovani alla loro prima esperienza politica, in un progetto fortemente innovativo nel panorama politico trentino.
Un sentiero rigoglioso ma interrotto, quello di Costruire Comunità. Interrotto dalla malattia perdurante del centrosinistra, quando è al potere, di vedere nemici in coloro che vogliono rinnovarlo e che vogliono ricordare il senso e gli ideali per cui si fa politica. E finisce così, il centrosinistra, per recitare la parte dello schieramento conservatore.
Costruire Comunità agitò le acque stagnanti e il centrosinistra ne ebbe paura. Si chiuse a riccio. Preferì le acque stagnanti. Non serve qui ripercorrere quelle lontane vicende. A ciascun giorno basta la sua pena. Quello che serve, forse, ricordando quella intensa e breve esperienza politica con Micheli e tanti altri, sono i contenuti che Costruire Comunità portava nella politica. Possono dire ancora molto alla politica di oggi.
Cinque erano i capisaldi del programma di Costruire Comunità:
- ritrovare il gusto della democrazia come partecipazione di molti, non come decisione di pochi;
- affermare il valore del limite per uno sviluppo sostenibile e per impedire una crescita distruttiva;
- costruire la comunità regionale, non chiudersi in quella provinciale;
- stare dalla parte dei deboli e degli esclusi;
- tutelare le nuove minoranze nate con il fenomeno migratorio.
Un programma chiaro e lungimirante, che andava al cuore delle grandi questioni e proponeva, attraverso una serie di elaborazioni partecipate e concrete, una via praticabile per affrontarle. Una cinquantina di incontri in tutte le valli del Trentino, discussioni partecipate, battaglie puntuali su singoli temi. Dibattiti sulla questione del lavoro e dello stato sociale; assemblee pubbliche contro il terrorismo, dopo l’11 settembre 2001, e contro la guerra in Afghanistan e, nel 2003, contro la guerra in Iraq; battaglie in difesa dell’ambiente, contro il mega inceneritore, per una mobilità sostenibile, per un turismo sostenibile; dibattiti e interventi sul fenomeno migratorio che già stava assumendo dimensioni di tutto rilievo; etica della politica, conflitto di interessi, globalizzazione e diritti sociali; convivenza regionale.
Costruire Comunità, cui Walter Micheli diede un contributo fondamentale, volle portare nella politica trentina la linfa di una politica partecipata e generosa. A quegli ideali, a quei contenuti, a quei metodi, a quel gusto della partecipazione generosa bisogna ritornare.