Nelle sue memorie Silvia Forti Lombroso, perseguitata col marito perché ebreo, ricorda che nell’odio e nell’indifferenza in cui era precipitata l’Italia dopo le leggi razziali del 1938 non mancarono le persone che li aiutarono e che per questo subirono a loro volta insulti e persecuzioni: «Ripenso a voi, nobili e cari e indimenticabili amici, che ci siete venuti incontro nell’ora del dolore con tanta delicata comprensione, con generosità così calda, ...
Ucciso il sindaco dell’accoglienza
La lista dei morti che non vogliamo vedere
Il Trentino non è solo chiusura
Trovate un tetto a quelle persone
Altri cento morti sulla coscienza
Walter Micheli: uomo probo e ideatore dei parchi
Rovereto, 1938: il prof cacciato perché ebreo
Vescovo Tisi, venga nella bidonville di Marco
Non è vero che la protesta dei richiedenti asilo accolti nel campo di Marco di Rovereto è incomprensibile, come ha affermato l'assessore provinciale alle politiche sociali Luca Zeni. È invece pienamente comprensibile. Quello che non è comprensibile, oltre all'infelice risposta dell'assessore, è come mai questa situazione indecente di accoglienza duri da tempo malgrado le segnalazioni e le proteste venute ripetutamente da più parti nel recente passato. ...