Finalmente c'è il candidato ideale: Ötzi
Finalmente il candidato ideale: Ötzi
La scelta del candidato presidente per le elezioni di ottobre sta diventando una farsa. Come disse Ennio Flaiano, la situazione è grave ma non è seria. Centrodestra e centrosinistra si riuniscono a giorni alterni per trovare un nome d'effetto. Non si riuniscono per discutere di programmi, o di problemi da risolvere; tipo come truccare gli appalti pubblici con un po' più di tatto (ormai manca solo che nei bandi ci mettano il codice fiscale del vincitore) o su come incrementare il numero di neolaureati che fugge all'estero per trovare lavoro. No, il problema è trovare un nome che piaccia a tutti. Il candidato dev'essere molto conosciuto (tipo Papa Francesco), di bell'aspetto (tipo Cristiano Ronaldo), e integrato nel territorio (tipo una vigna). Bene, io nel mio piccolo ho la soluzione al problema: Ötzi. Vuoi che uno di 5.300 anni non abbia esperienza per amministrare un territorio?
Ötzi è il candidato ideale perché piace a entrambi gli schieramenti. Il fatto che cacciasse animali selvatici lo rende popolare fra gli elettori di destra, mentre la sua somiglianza con Piero Fassino lo rende popolare tra quelli di sinistra. Piace alla destra evoliana la sua passione per la montagna e per le vette, anche se non le scalava per meditare. Piace alla sinistra per quella sacca piena di erba (probabilmente da fumare) e per il fatto che per comunicare scriveva sui muri (seppure invece di bombolette spray usava delle pietre). Piace alla destra perché possedeva una lancia, e alla sinistra perché nonostante avesse la lancia preferiva spostarsi a piedi. Alla sinistra perché era refrattario ai confini e li oltrepassava costantemente, alla destra perché per farlo non ricorreva alle Ong. Ötzi piace anche alla persona qualunque perché canticchiando in altura ha anticipato di cinquemila anni i Suoni delle Dolomiti, senza spendere 600mila euro l'anno per organizzarli. Moltiplicate 600mila euro per cinquemila anni e capite quanto ci avrebbe fatto risparmiare uno così.
Unica nota di demerito: la sua conservazione ci costa circa 500 euro al giorno. Per tutta la vita. La nostra ovviamente. Cinquecento euro al giorno di vitalizi, anzi di mortalizi, sono una bella cifra. Tuttavia ci farebbe risparmiare su altre voci, ad esempio con ogni probabilità lui non nominerebbe un nuovo dirigente al mese. Insomma, anche sotto il profilo della spesa pubblica, Ötzi è il candidato giusto.
Forse ci sarebbe da lavorare un minimo sul look. Sta iniziando ad assomigliare un po' a Dellai.