La vera storia dello sbarco sulla Luna
La vera storia dello sbarco sulla Luna
Q uest'anno si celebra il cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna. Sto preparando un intero spettacolo sull'evento. Ormai so tutto. La Luna è un satellite della Terra e la sua superfice è coperta da crateri che sono le cicatrici di un bombardamento di meteoriti avvenuto miliardi di anni fa.
Molto prima che arrivassero gli americani, il che li scagiona dalla responsabilità. Però, la loro impresa fu davvero incredibile; ma ci pensate? andare sulla Luna nel 1969! Mentre gli ingegneri della Fiat disegnavano la 127 sport, gli americani andavano sulla Luna. Non c'era neanche il fax nel '69! Hanno raggiunto la Luna con un computer della potenza di due Commodore 64... oggi se non hai almeno 3 terabyte non si mette in modo neanche la caldaia. Certo, non dev'essere stato facile andare in un posto e non sapere cosa/chi troverai. Ci saranno altre Forme di vita? Forme di grana? Formentera? O Forme di grana a Formentera? L'idea che altri organismi intelligenti vogliano comunicare con noi ci ha sempre affascinato. Pensiamo ai cerchi nel grano. Quanti libri sono stati scritti? Ma perché proprio nel grano? Se gli Ufo sono così intelligenti perché non farne anche una versione per celiaci?
Sapevate che esiste la teoria del complotto? Si chiama Moon Hoax (frottola della luna) e sostiene che l'allunaggio sarebbe una finzione cinematografica di Hollywood. M'immagino il casting per trovare gli attori: «Dovete camminare come in assenza di gravità, signor Jackson vuole provare lei il moon-walk?». Pare che la regia fosse dei Vanzina. La sceneggiatura è semplice: due astronauti (Paolo Nespoli e Samantha Cristoforetti) cenano in un ristorante sulla Luna. Nespoli dice: «Wow che romantico, eccoci qui che mangiamo sulla Luna! Ti piace?» e la Cristoforetti: «Sì è carino, il cibo è buono, ma non c'è atmosfera». A quel punto, dall'alto scende Stanley Kubrick vestito da Apollo allo spiedo con una grappa Diciotto Lune. Fine primo tempo. Linea alla regia.
Io sto cercando di far girare un'altra teoria complottista: che gli italiani in realtà siano andati sulla Luna molto prima degli americani. Non sono mai arrivati su, perché gli hanno perso i bagagli alla Malpensa. Allora hanno rubato il Rover Lunare e sono arrivati dopo Mezzocorona, dove hanno piantato la bandiera. E così nacque Roverè della Luna. Poi sono arrivati i Nuvola e hanno organizzato un'allunata degli alpini spaziale.