L'Odissea, un "epico" ritorno a casa da riscoprire anche in questi giorni

di Leonardo Pontalti

Torniamo a farci accompagnare, nel nostro viaggio alla scoperta delle letture in casa, da un bibliotecario. Oggi andiamo nelle Giudicarie: l’ospite di Selfie di carta è Aldo Collizzolli, della biblioteca di Ponte Arche.

Si sta dedicando ad un “classico dei classici”, un poema epico: l’Odissea di Omero (Einaudi, 810 pagine: ma le edizioni, con o senza in testo greco a fronte, sono le più svariate).

Dove leggi solitamente quando sei a casa, Aldo?
«Normalmente preferisco, con lo schienale rialzato, a letto, ma anche in poltrona accanto ad una finestra».


A che punto sei con quest’opera monumentale che i più collegano - e relegano - agli anni sui banchi di scuola? Perché l’hai scelto?
«All’inizio dello “state a casa” mi ha preso come uno spaesamento e riandando con la memoria, non so come, mi sono ricordato di quando guardavo (più di 50 anni fa) l’Odissea in televisione, preceduta da un’introduzione in cui il poeta Giuseppe Ungaretti leggeva alcuni versi del poema. Ne fui molto colpito e affascinato. Poi, a brani, lo leggemmo ad alta voce, in classe, e la cosa mi piaceva come quando a quel tempo c’era l’ora di “Epica”, e nell’ora di disegno mi dilettavo a disegnare (sic) scene e personaggi dell’opera».

Anche tu un po’ un Ulisse - o Odisseo - alle prese con un viaggio nella memoria! Raccontaci un po’ del “tuo” libro, anche se la trama sarà familiare ai più.
«Credo che tutti conoscano il contenuto di questo libro e i tanti insegnamenti che ogni “libro” può dare: la presenza benevola e malevola degli dei, l’onore, la pietà, la guerra, il rispetto, il pudore, l’amicizia, l’amore, la fratellanza... Mi ha fatto riflettere il fatto che Odisseo abbia questo impellente bisogno e desiderio di ritornare a “casa” nella sua isola, mentre non soffriamo come un’ingiusta imposizione il dover stare a “casa” che in fondo potrebbe essere la nostra isola. L’Odissea è da leggere appena usciti dall’adolescenza, dà consapevolezza di sé, insegna che dopo una sconfitta può esserci la più raggiante delle vittorie, insegna a perdersi per ritrovarsi. Ma non solo l’ho letta: me la sono ascoltata sulla piattaforma (medialibraryon line la trovate al link https://trentino.medialibrary.it/media/ricerca.aspx?keywords=odissea&seltip=710) che le biblioteche trentine offrono gratis ai propri utenti, un vero piacere. Un audiolibro permette di rivivere un evento speciale: la performance teatrale di lettura dell’Odissea che vide impegnato uno stuolo di attori (ben ventuno) il 22 e il 23 gennaio 2005 nelle sale della storica galleria L’Attico di Roma».

Hai già scelto il prossimo libro?
«Non sarà solo una lettura, mi piacciono i noir degli autori nordici ma anche Luca D’Andrea, Don Winslow, solo per citarne alcuni che non sono male. Ma ci sarà sicuramente spazio per libri di mitologia e dal mio spazio “privilegiato” non avrò che l’imbarazzo della scelta».

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