L’importanza e i segreti della fitoterapia
La fitoterapia è la disciplina medica che attraverso il corretto uso di piante medicinali e dei loro derivati, viene utilizzata per prevenire, curare malattie e per il raggiungimento di uno stato di benessere. Già oggi molti farmaci, anche potenti come i chemioterapici utilizzati nella cura dei tumori, derivano da piante.
Un esempio è la pianta del taxus, da cui deriva uno dei farmaci più efficaci utilizzati per la cura dei tumori, il taxolo. La fitoterapia non fa parte delle medicine alternative, ma è una branca della medicina.
È entrata tra gli insegnamenti universitari di medicina e si colloca all’interno della farmacologia. Infatti, come per i farmaci, è importante conoscere le proprietà dei costituenti chimici presenti nelle piante ed anche le possibili interferenze con eventuali terapie farmacologiche che il paziente sta assumendo. Questa disciplina è diversa dalla erboristeria e dall’omeopatia.
A chi può servire
I principi attivi presenti nei prodotti fitoterapici presentano azioni terapeutiche ormai dimostrate da migliaia di articoli scientifici. Quindi i prodotti fitoterapici non sono da porre come alternativa ai farmaci ma possono essere utilizzati da soli nelle situazioni più semplici ed associati ai farmaci nelle situazioni più complesse. Ad esempio il resveratrolo, contenuto in molti vegetali come uva, mirtilli, cacao, può essere usato per le sue proprietà nella la prevenzione delle malattie cardiovascolari oppure in associazione con i farmaci specifici nel diabete e nelle malattie polmonari croniche. Il ginseng può essere utilizzato da solo o associato alla chemioterapia per ridurre la fatica generale che spesso ne consegue. La fitoterapia può influire notevolmente sul miglioramento dello stato di benessere, per aumentare il livello di energia e le difese immunitarie. Ginseng, eleuterococco, astragalo, echinacea sono sicuramente tra i fitoterapici più utilizzati per questi scopi. Le situazioni che possono trarre vantaggio da queste terapie sono quindi moltissime.
Come si svolge
Va utilizzata seguendo metodi diagnostici e terapeutici classici della medicina scientifica. Il medico deve fare quindi una anamnesi e una visita adeguata, conoscere i farmaci che il paziente sta assumendo, e valutare il tipo di integratore, il dosaggio e il tempo di utilizzo. Come per un qualsiasi farmaco. Deve anche conoscere effetti collaterali o le interferenze farmacologiche conseguenti all’utilizzo degli integratori. Ad esempio, la pianta del Ginkgo Biloba, utilizzata per aumentare concentrazione e memoria, ma anche come antiallergico, non va assunta da chi prende anticoagulanti. Questa evenienza è particolarmente a rischio negli anziani.
Che prodotti si usano?
Negli ultimi anni sono stati fatti notevoli passi avanti per la formulazione di prodotti estratti da piante. Adesso i prodotti fitoterapici contengono principi attivi, da soli o in associazione, formulati in modo da venire assorbiti il più possibile, e liberati dove servono. Ad esempio, l’olio essenziale di menta , efficace nella terapia del colon irritabile, viene inserito in capsule gastroresistenti che gli permettono di arrivare nell’intestino, senza irritare lo stomaco. Spesso si usa l’estratto di pianta e non solo il principio attivo. La pianta nel suo insieme infatti contiene spesso più componenti ad attività terapeutica con un'azione più completa ed equilibrata. Basti pensare all’iperico che ha una azione antidepressiva dimostrata su pazienti con depressione lieve o moderata, non dovuta solo all’azione della ipericina, ma anche di altri principi attivi. Quindi è importante, soprattutto nelle problematiche più complesse, o quando si assumono farmaci, rivolgersi ad un esperto, e chiedere espressamente se ci sono interferenze od effetti collaterali.
Fabio Diana
Specialista in Medicina interna e Medicina dello sport
www.fabiodiana.it