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Melatonina, non solo per dormire: i tanti benefici per il nostro corpo

Il suo effetto più conosciuto è quello di regolare il ciclo sonno-veglia, comunicando all’organismo quando è ora di dormire e quando di svegliarsi, ma riveste anche altre importanti funzioni

di Fabio Diana

La melatonina è un ormone prodotto dal nostro organismo da una ghiandola presente alla base del cervello, chiamata epifisi. La sua produzione viene ridotta dalla luce e aumentata con il buio. Il suo effetto più conosciuto è quello di regolare il ciclo sonno-veglia, comunicando all’organismo quando è ora di dormire e quando di svegliarsi.

Inoltre, i livelli di melatonina aumentano durante la giovinezza e calano progressivamente con l’età adulta.

Disturbi del sonno

La melatonina, somministrata come integratore, viene assorbita rapidamente, soprattutto se assunta in gocce o compresse che si sciolgono in bocca, ed esaurisce il suo effetto nel giro di poche ore. La sua massima efficacia si ha quindi con le persone che fanno fatica ad addormentarsi.

Nelle persone che si addormentano facilmente ma che si svegliano nel mezzo della notte o nelle prime ore del mattino, si deve utilizzare melatonina a lento rilascio, che presenta un’azione più prolungata. In questo caso, l’associazione con iperico o passiflora può portare a un risultato ancora migliore. I disturbi dell’addormentamento sono diventati più frequenti negli ultimi anni, anche a causa dello stimolo luminoso dovuto a computer o cellulari, utilizzati sino a tarda ora. La melatonina è importante anche per la capacità di regolare il ritmo sonno-veglia scombussolato dal fuso orario, nei casi di jet lag, durante viaggi intercontinentali per i turisti, ma anche e soprattutto per operatori come le hostess.

È utile anche nella sindrome del turnista, disturbo del sonno che interessa le persone che lavorano a rotazione sia durante il giorno che durante la notte con frequenti cambi di orario. La melatonina presenta anche una certa efficacia nei disturbi del sonno presente nei bambini affetti da disturbo da deficit di attenzione e iperattività o autismo.

Altre funzioni

In letteratura medica ci sono numerosi studi che evidenziano come la melatonina abbia altre importanti funzioni. Antiossidante, di contrasto ai radicali liberi, con effetti vari tra cui antinvecchiamento. Antitumorale, sia in prevenzione che in terapia, e nella protezione del sistema nervoso in caso di malattie neurodegenerative tipo Alzheimer e Parkinson. Molto interessante l’uso della melatonina per ridurre gli effetti collaterali dei farmaci chemioterapici o della radioterapia, nella cura dei tumori. In particolare, studi su donne con tumore al seno hanno evidenziato un’azione importante nella protezione delle funzioni cognitive, per la qualità del sonno e del tono dell’umore, nonché un minor calo di piastrine e globuli bianchi, durante il trattamento radio-chemioterapico.

La melatonina presenta anche un’azione di rallentamento della crescita delle cellule di numerosi tumori. In questi casi, e nei casi più difficili, è fondamentale che sia la quantità che il tipo di terapia vada deciso dopo un adeguato consulto con un medico o con un esperto nel campo.

La melatonina ha anche un effetto positivo sul sistema immunitario. L’utilizzo, in questi casi, va definito dopo attenta valutazione dei sintomi, dei farmaci assunti e del tipo di tumore, ma gli effetti positivi sulla qualità della vita e sull’efficacia dei chemioterapici, rendono questa sostanza, così come gli estratti di alcuni funghi terapeutici, un’arma in più per avere meno effetti collaterali e più benessere. Considerando quanto l’efficienza energetica e il sistema immunitario siano importanti nella lotta contro i tumori, l’utilizzo della melatonina può quindi incrementare gli effetti terapeutici della terapia farmacologica.

Da sapere

La melatonina è praticamente priva di controindicazioni quando viene assunta soltanto per brevi periodi e a dosaggio adeguato.

Già con i dosaggi che si trovano in commercio di 1 mg i livelli di melatonina nel sangue aumentano notevolmente. Un utilizzo prolungato è al momento da sconsigliare, se non in casi specifici e sotto controllo medico, in quanto potrebbe determinare alcuni effetti collaterali come stanchezza e depressione dell’umore.

Fabio Diana

Specialista in Medicina interna e Medicina dello sport

www.fabiodiana.it

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