Comunicato Stampa: CRV - Presentato “Cavane, un viaggio nel cuore della tradizione lagunare” di Giuliano Rossato
Presentato in Consiglio Veneto il libro “Cavane, un viaggio nel cuore della tradizione lagunare” di Giuliano Rossato. Montanariello (Pd): “Una storia di riordino del territorio, a servizio della comunità” (Arv) Venezia 4 dic. 2024 - Presentato questa mattina a Venezia, nella sala stampa Oriana Fallaci di palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, il libro “Cavane, un viaggio nel cuore della tradizione lagunare” di Giuliano Rossato che ripercorre la storia dei tradizionali ormeggi lagunari, e quindi del territorio della località di Giare, in comune di Mira (Venezia), attraverso uno degli elementi più caratteristici della barena, un ricovero per barche in una zona riordinata decenni orsono e utilizzato da chi si addentra nelle acque veneziane partendo da questo particolare versante della gronda lagunare. “Quest’opera - ha ricordato il promotore dell’evento, il consigliere regionale Jonatan Montanariello (Partito Democratico) - compie un’immersione profonda nel mondo dei cavanisti e della loro associazione, una storia lunga e di interesse fondamentale perché il racconto dell’autore ci consente di capire che quanto accadeva in questa parte del territorio di Mira aveva riflessi immediati su Venezia e sulla sua laguna; è l’occasione anche per tributare un plauso all’Associazione dei cavanisti perché, oggi, pare quasi scontato osservare quanto quei luoghi siano ordinati: si tratta in realtà del frutto di un duro lavoro che ha evitato che la bellezza della zona descritta nel testo venisse deturpata salvaguardando testimonianze storiche e artistiche di primo livello, a differenza di ciò che accade in altre parti della nostra regione: l’associazione, grazie alla passione dei soci, al lavoro dei volontari, mantiene in ordine un territorio che merita di essere visitato e che viene messo a disposizione della comunità. La storia delle cavane, della località di Giare e in generale del territorio di Mira ben rappresenta uno spaccato, vivo ancora oggi, della storia di Venezia e di tutto il suo territorio provinciale”. “La bellezza e la fragilità di questo territorio - ha aggiunto la vicepresidente dell’assemblea legislativa veneta Francesca Zottis (Pd) - sono due elementi significativi che indicano anche una direzione: diffondere l’opera di Giuliano Rossato consente anche di indicare un obiettivo che deve diventare priorità per la Regione, dal punto di vista della conservazione del paesaggio e del recupero della storia, affinché ne sia consentita la fruizione anche alle future generazioni: abbiamo quindi il dovere di conoscere a fondo e preservare la laguna e i suoi territori contermini”. “Le cavane - ha sottolineato Marco Dori, sindaco di Mira - sono un simbolo del nostro territorio, e di Giare in particolare; la mia esperienza personale e di amministratore comunale in relazione a questa realtà è particolarmente legata a quanto abbiamo vissuto assieme durante le giornate dell’ambiente, nel corso delle quali proprio i cavanisti prendono il largo con le loro imbarcazioni e raccolgono i rifiuti abbandonati e galleggianti. Le cavane rappresentano un aspetto tipico della nostra zona, la cui cura ci ha consentito di approfondire la storia del nostro territorio e di Mira, comune della gronda lagunare frequentato fin dall’età del bronzo, che deve essere tutelato e salvaguardato e a favore del quale devono essere garantite risorse affinché questo patrimonio venga mantenuto, protetto e trasmesso a chi verrà domani”. “L’Associazione sportiva dei cavanisti di Mira - ha ricordato il presidente Gianni Marchiori - nasce nel 1991 con diverse finalità: mantenere le tradizioni e la cultura lagunare, con le sue strutture tipiche di ricovero delle imbarcazioni e il presidio di gronda confinante con la laguna, salvaguardare l’ambiente, valorizzare le tradizioni culturali e religiose, con un’attenzione forte all’aspetto sociale. I soci hanno fortemente voluto quest’opera, questo libro, e hanno trovato in Rossato la persona più idonea per raccontare la storia dell’associazione e dei suoi soci che hanno recuperato e trasformato un’area che versava in una situazione quanto meno complessa in un’oasi di pace a disposizione di tutti i cittadini, inserita in un ambiente unico nel suo genere. Il libro è la giusta ricompensa a tutti coloro che gratuitamente hanno dedicato tempo al territorio e all’associazione che oggi conta più di mille componenti”.“È il racconto del mio paese - ha ricordato l’autore, Giuliano Rossato - del luogo in cui sono nato e vivo, ed è un omaggio a Giare, alle sue tradizioni, alla sua bellezza, e in particolare alle sue cavane, simbolo del nostro territorio, con tutto ciò che lo circonda, raccogliendo a questo scopo paesaggi, storie, aneddoti, le memorie storiche dei passati presidenti dell’associazione, ovvero Romeo Barberini, Giacomo Tognato e Renzo Da Re. Obiettivo del libro è quindi celebrare e preservare la nostra storia condividendo con i lettori un patrimonio che merita di essere tramandato. Giare è immersa nella campagna veneta, caratterizzata da agricoltura e corsi d’acqua, la riqualificazione del territorio ha fatto riemergere un sito dell’era del bronzo, dopo la scoperta di un sito di epoca romana, una storia lunghissima che attraversa la storia della Serenissima e che narra anche le vicende della conterminazione lagunare voluta dal Senato veneziano, con l’apposizione dei cippi, prima in terracotta, di seguito in pietra d’Istria: a Giare ci sono quelli numerati dal 92 al 100, sono tutelati e oggetto d’interesse, dei quali l’associazione potrebbe occuparsi dal punto di vista della loro valorizzazione e del loro inserimento in un percorso culturale più ampio”.“Il libro - ha evidenziato la docente di storia Patrizia Fiasconaro - nasce dal desiderio di lasciare una traccia della lunga e complessa storia di gestazione e realizzazione delle cavane: la storia del territorio mirese non va dimenticata né calpestata affinché non si smarriscano i suoi tratti identitari, considerati il fascino e la fragilità di questo ecosistema: degradare la laguna dei padri, e lo dice l’autore del libro, non è solo un delitto ecologico, ma significa amputare la coscienza collettiva di un riferimento vitale, tutti aspetti, questi, di cui la Serenissima era consapevole. Il libro contiene anche un QRcode che invita a unire alla lettura un percorso di multimedialità con collegamenti alle suggestioni di un territorio difficile e fragile che affiorano ulteriormente attraverso l’opera di Rossato”. La responsabilità editoriale e i contenuti di cui al presente comunicato stampa sono a cura di CONSIGLIO REGIONALE VENETO