TRENTO - Bilancio di esercizio 2008 leggermente in perdita (meno 27mila e 414 euro) ma con il fatturato in aumento quello della Famiglia cooperativa di Povo, che sul territorio comunale può contare su sei punti vendita tra cui quello di recente apertura a Sardagna e su quarantacinque dipendenti, di cui la maggior parte donne.

«La nostra famiglia cooperativa anche quest'anno, pur chiudendo con un segno negativo, presenta degli indicatori che con l'aumento della marginalità lorda e soprattutto l'aumento delle vendite, fanno sperare che negli anni futuri non ci siano problemi - afferma il presidente del Consiglio d'amministrazione Roberto Merz - Anzi non ce ne saranno perché ci sono stati 2milioni e 200 mila euro di investimenti negli ultimi due anni e mezzo con 1 milione di mutui: perciò tra capitali suoi e cash flow l'azienda è riuscita a pagare gli investimenti sostenuti fino ad oggi».

Malgrado il vento di crisi il fatturato della Famiglia cooperativa di Povo è aumentato del 10,11% rispetto al 2007, arrivando a sfiorare gli otto milioni di euro al netto dell'Iva. Aumentano anche i soci (in totale sono 2427), nel 2008 infatti sono entrati in cooperativa altre 368 nuove persone (125 dopo l'apertura del punto vendita a Sardagna) e soltanto 6 ne sono usciti. Un ulteriore adesione si è avuta anche dopo il 31 dicembre dello scorso anno, con l'entrata di altri 99 soci. Il costo del personale è aumentato di 106mila e 61 euro, crescita dovuta alle assunzioni dei dipendenti per il negozio di Sardagna: una voce che sul fatturato ha pesato per il 15,17%. Voce di spesa consistente è quella per le materie prime, per cui nel 2008 sono stati spesi 5 milioni 929mila e 638 euro.

Le vendite della sede di Povo (quella di piazza Manci) sono ammontate a 3 milioni e 630mila euro, con un incremento del 2,40% rispetto al 2007. Nella filiale di Sprè l'incremento è stato ancora maggiore ed ha toccato il 13,15%, vale a dire un incasso di 490mila e 465 euro. Meglio ancora la filiale di piazza Argentario a Cognola (+ 14,73 e vendite per quasi 2milioni e 700 mila euro). Scese invece dell'1,74% le vendite nel negozio di San Bartolomeo, mentre la filiale di Sardagna - costata 332mila euro e aperta dal luglio del 2008 - ha venduto merce per 262mila euro.