Dante, Fondazione Civica: niente vandali, bene così
L'opera d'arte di Lara Favaretto è collassata per calcoli statici non del tutto corretti e non a causa di personaggi poco inclini all'arte contemporanea. «La Fondazione - si legge in una nota - è la prima a felicitarsi per questo rapido e positivo esito delle indagini, un bene sia per noi che per la città, che contribuisce a rasserenare un clima ingiustificatamente teso nelle ultime settimane, culminato con l'atto del lancio di un sasso all'artista»
TRENTO - La Fondazione galleria civica «apprende con sollievo che i filmati visionati dalla Polizia municipale confermano che non ci sia stato dolo in relazione al danneggiamento all'opera Momentary Monument 3 di Lara Favaretto».
La nota è stata diffusa ieri dopo che «l'Adige» (vedi articolo sotto, ndr) aveva anticipato la notizia confermata ieri anche dal procuratore della Repubblica Stefano Dragone: «Il crollo non è attribuibile a terzi», ha detto. La Fondazione ricorda di aver sporto denuncia «al fine di appurare nel più breve tempo possibile le responsabilità dell'accaduto, quale atto dovuto a seguito di alcune testimonianze, raccolte presso il cantiere, in merito a un possibile atto di vandalismo». «La Fondazione - prosegue la nota - è la prima a felicitarsi per questo rapido e positivo esito delle indagini, un bene sia per la Fondazione che per la città, che contribuisce a rasserenare un clima ingiustificatamente teso nelle ultime settimane, culminato con l'atto del lancio di un sasso all'artista».
(Articolo completo sull'Adige cartaceo)
NESSUN ATTO VANDALICO
TRENTO - Nessun atto vandalico, nessun gesto intimidatorio nei confronti dell'artista: dalle immagini registrate dalle telecamere di sicurezza in piazza Dante non apparirebbe nulla che possa far pensare ad altro che non sia un crollo naturale del Dante in trincea. L'opera d'arte di Lara Favaretto, secondo indiscrezioni, sarebbe stata dunque collassata per calcoli statici non del tutto corretti e non a causa di personaggi poco inclini all'arte contemporanea. Il muro di sacchi di sabbia eretto attorno al monumento del Sommo Poeta era crollato martedì scorso, a pochi giorni dall'inaugurazione dell'opera: a cedere era stato il muro sul lato nord, collassato assieme al ponteggio che sostiene la struttura. L'imprevisto aveva gettato nello sconforto l'artista, in lacrime nel vedere la sua creazione ferita. L'opera è stata comunque conclusa con un ritocco sull'originale, che non ha cambiato il senso, ma ha modificato visivamente l'idea iniziale: la trincea di sacchi di sabbia è stata abbassata sensibilmente, passando da 8 metri previsti a 3 e mezzo. Ma il Momentary Monument , questo il titolo della creazione di Lara Faveretto in piazza Dante, aveva fatto discutere ancor prima del crollo e del successivo ridimensionamento della composizione, sia per il costo (si è parlato di una cifra attorno 160mila euro), sia per la difficoltà di comprensione dell'opera. Per questo, l'ipotesi del sabotaggio era stata inizialmente sposata dall'artista.