Il dolore del papàdi Diego Perathoner

Fiorenzo Perathoner, ex presidente del Dolomiti Superski, ammira la foto del suo ragazzo sul computer: «Non sapevo nemmeno che era in atto in soccorso. L’avevo visto nel pomeriggio, per l’ultima volta». La rabbia si nasconde a fatica, ma con dignità: «Forse c’è stata qualche imprudenza anche da parte dei soccorritori». Sul Pordoi aveva convinto un turista a non salire: «Troppo pericoloso» Il commento di Cesare Maestri

diego perathonerCANAZEI - Lo sguardo di papà Fiorenzo si perde in quella foto, aperta sul monitor del computer del suo studio: un primo piano di Diego, colto in una delle sue tante escursioni, sulle sue, sulle loro montagne: volto arrossato dal vento, fascia a trattenere i capelli rossi, occhiali da sole. Si perdono in quell'immagine, gli occhi di Fiorenzo Perathoner, fissi su quello schermo. Quasi a voler rievocare quei momenti di gioia, come ce n'erano stati tanti altri condivisi spesso e volentieri da padre e figlio. Quasi, con quell'immagine, a non volersi arrendere alla vista di quel corpo composto nella camera mortuaria. O forse proprio per il contrario: per cominciare a rassegnarsi di doversi accontentare delle fotografie, e dei ricordi. «È stata mia figlia a darmi la notizia sabato sera», racconta Fiorenzo distogliendo gli occhi dal computer, nell'abitazione di via Campaz, meta ieri di un tristissimo pellegrinaggio di parenti e amici.
(articolo completo sull'Adige cartaceo)
dall'inviato Leonardo Pontalti