Jurka, le critiche dei tedeschi:«In Trentino una tortura»
Sul sito del parco della Foresta Nera, dove viene ospitato il vivace plantigrado, dopo essere stato a San Romedio prima e al Casteler poi, arrivano critiche dure al Trentino. In sostanza viene detto: «Abbiamo salvato Jurka dall'ergastolo». Un paradosso, se si pensa che alcuni anni fa, furono proprio i loro connAzionali a uccidere senza troppi pensieri l'orso JJ1, reo di aver attentato ad arnie e pecore
TRENTO - Quelli che nel giugno 2006 in Baviera uccisero senza pietà JJ1, l'uomo diventato famoso con il nome di «Bruno», soltanto perché attentava alle arnie e prediligeva i pasti a base di pecore, ora insegnano ai forestali trentini come si deve trattare sua mamma, che da tre anni vive in cattività. È il paradosso della storia di Jurka, l'orsa che l'altroieri, dopo nove anni vissuti in Trentino, è stata trasferita (si spera per l'ultima volta) in Germania per diventare l'attrazione del «Parco alternativo della Foresta Nera per orsi e lupi» che sta nascendo a Rippoldsau-Schapach, nella parte nord della Foresta Nera. Il parco aprirà al pubblico fra dieci giorni, sabato 4 e domenica 5 settembre, quando «Jurka - come si sottolinea nel sito del parco alternativo (www.baer.de) - potrà salutare i primi visitatori per attirare l'attenzione sul suo tragico destino». Jurka, nelle intenzioni dei gestori della struttura tedesca, «diventerà ambasciatrice delle problematiche degli animali selvatici» e, «dopo quattro anni di una triste esistenza senza stimoli», è destinata a «una vita interessante e piena di cambiamenti in una struttura all'aperto, più naturale possibile». Insomma l'orsa che era stata spostata al Casteller perché, essendo selvatica, non doveva aver contatti con l'uomo, diventerà una vera e propria star del parco tedesco, quasi come il leone Alex del film «Madagascar» nello zoo di New York. Jurka, infatti, è la prima ospite anche se, almeno nelle intenzioni, nello Schwarzwald dovranno arrivare altri orsi e lupi come nel parco gemello di Worbis in cui convivono 11 plantigradi e 7 lupi. Di certo gli esperti tedeschi non risparmiano le loro critiche alla gestione trentina dell'«orsa problematica». «Finalmente inizia l'azione di salvataggio per Jurka», era il titolo di una news pubblicata sul sito nei giorni scorsi con cui si annunciava la spedizione a Trento. Ma ancora più illuminante è un articolo contenuto sulla rivista del parco e intitolato «Richiesta di grazia per Jurka. In "nome del popolo": ergastolo. La storia di un'orsa».
Guido Pasqualini
(Articolo completo sull'Adige in edicola)