Contro l'ansia? I cani 

Il miglior amico dell'uomo al servizio degli anziani. Si chiude in questi giorni il percorso sperimentale di pet-therapy avviato dall'associazione «Vita da cani» di Stenico che in dieci incontri ha portato gli ospiti della Casa di riposo G. Cis di Bezzecca ad avere contatti con cani di diverse razze e taglie. Con un unico obiettivo: il miglioramento della qualità della vita dell'anzianoPAOLA MALCOTTI Tutto sull'Adige cartaceo

caniLEDRO - Attraverso il coinvolgimento di tutti gli ospiti della casa di riposo - in base allo stato di salute di ognuno - e con l'aiuto degli operatori sanitari, gli istruttori ed i tutor di «terapia dolce» hanno lavorato sull'aspetto formativo e riabilitativo degli anziani. L'animale come referente educativo, mediatore tra ospite, fisioterapista, personale sanitario, per permettere la realizzazione di percorsi e progetti socio-relazionali-rieducativi che servono anche a tenere sotto controllo ansia e depressione. Le attività prevedono il coinvolgimento degli ospiti in giochi con i cani, fino all'accudimento.
 
Fondamentale l'attività biografica che invoglia l'anziano a ricercare nei ricordi il proprio vissuto con animali domestici. Ed a raccontarli. Labrador e golden retriever le razze più utilizzate nell'attività di dog-therapy perché hanno caratteristiche adatte a questo genere di impiego - tra cui la spiccata socialità - e che meglio di altre si prestano ad essere inserite in un contesto sociale di disagio. Come tutti gli interventi terapeutici, quelli assistiti che prevedono l'affiancamento di animali diventano strumento educativo d'eccellenza: il contesto emotivamente coinvolgente con il cane addestrato crea una situazione di stimolo positivo che attiva il soggetto diversamente abile, permettendogli alti livelli di prestazione e di utilizzo delle capacità residue.
 
(Tutto sull'Adige cartaceo)

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