Fratelli Perugini, gelatieri da Oscar emigrati a Vienna
«Non ci aspettavamo questo premio - hanno dichiarato al "Kronen Zeitung" - non riusciamo nemmeno a crederci». Nel sito web del quotidiano è riportata la cronaca di una battaglia serrata, condita dai commenti degli utenti che supportavano questa o quella gelateria. Ovviamente, folta la schiera dei sostenitori dei PeruginiDANNY DUSATTI
NAGO - Vienna, Brunner Strasse 22, distretto di Floridsdorf. Segnatevi questo indirizzo se state progettando una visita nella capitale austriaca. Perché? A quanto pare, non c'è luogo in città più indicato per gustarsi un bel cono o una coppa di gelato. La sorpresa è che il miglior gelato di Vienna parla italiano, anzi trentino. Per essere ancora più precisi naghese, visto che sono stati Marco e Stefano Perugini ad aggiudicarsi l'ambito riconoscimento della «Grande Corona Eiswahl».
Il premio, assegnato dal diffuso quotidiano «Kronen Zeitung», assume un'importanza particolare soprattutto perché viene deciso direttamente dai lettori. Nessun trucco e nessun inganno: gli austriaci preferiscono il gelato dei Perugini, presentato come «una fresca delizia» sulle colonne del quotidiano. I fratelli Perugini decisero di partire per l'Austria nel 1998 per tentare di aprire una gelateria artigianale. Per Stefano un passato nel settore alberghiero; per Marco un impiego da enologo. Una svolta drastica e non priva di difficoltà che ha però regalato grandi soddisfazioni, in particolar modo se si considera che Vienna è una città con una grande storia nell'arte del gelato e dei prodotti dolciari.
Niente ha superato il prodotto dell'«Eissalon» dei fratelli Perugini, che hanno surclassato la concorrenza: «Non ci aspettavamo questo premio - hanno dichiarato al "Kronen Zeitung" - non riusciamo nemmeno a crederci». Nel sito web del quotidiano è riportata la cronaca di una battaglia serrata, condita dai commenti degli utenti che supportavano questa o quella gelateria. Ovviamente, folta la schiera dei sostenitori dei Perugini. La sintesi si può trovare in un commento inviato dopo l'annuncio del trionfo: «Evviva, vittoria! Da loro si trova quello che è semplicemente il miglior gelato alla Nutella di Vienna!». Il primo pensiero di Marco e Stefano è per i familiari: «Senza l'aiuto di nostro padre non avremmo potuto fare niente - hanno spiegato - ma è importante ricordare la pazienza anche di mogli e figli, in quanto, specialmente d'estate, il tempo libero è davvero poco. Il contatto con i clienti è essenziale e quindi il nostro posto è sempre dietro il bancone». I due fratelli non hanno dimenticato le loro origini e non appena è loro possibile, di solito durante le festività natalizie, rientrano in paese, dove sono molto conosciuti. D.D.