Rifiuti, raffica di multe
La prima vera raffica di multe contro gli indisciplinati della raccolta differenziata non è di certo passata inosservata. Anzi, diciamola tutta, alcuni sono davvero inferociti e non ci stanno assolutamente a passare per gli «sporcaccioni» di turno. Senza contare che più di uno si sente leso nel suo diritto alla privacy DANNY DUSATTI
NAGO-TORBOLE - La prima vera raffica di multe contro gli indisciplinati della raccolta differenziata non è di certo passata inosservata. Anzi, diciamola tutta, alcuni sono davvero inferociti e non ci stanno assolutamente a passare per gli «sporcaccioni» di turno. Senza contare che più di uno si sente leso nel suo diritto alla privacy. Ma andiamo con ordine. Fra le 144 multe notificate negli scorsi giorni in tutto l'Alto Garda, oltre una quarantina riguardano Nago Torbole. Succede però che, specialmente nell'abitato di Nago, da diverso tempo si protragga una situazione piuttosto critica nella pulizia delle cosiddette isole ecologiche del paese. Molte di queste, come segnalato più volte anche in consiglio comunale, soffrono di una cronica incuria e spesso e volentieri il cittadino si trova di fronte a vere e proprie cataste di immondizia in puro stile napoletano. Anche per risolvere questo problema l'amministrazione comunale ha da qualche tempo deciso di puntare sul sistema «porta a porta», per ora ancora in fase di messa a punto. Sta di fatto che alcuni cittadini si sono visti recapitare a domicilio una contravvenzione da 75 euro per non aver conferito all'interno dei cassonetti alcuni rifiuti.
E qui nasce il problema: come gettare l'immondizia nei contenitori se questi sono quasi costantemente stracolmi? Gli agenti della polizia locale, inflessibili, hanno rovistato fra la spazzatura alla ricerca di indizi per risalire alle identità dei trasgressori e redatto i relativi verbali. Fra i più demoralizzati, per usare un eufemismo, c'è Sebastian Rosà, 29enne di Nago che vive in via San Vigilio con la compagna Marika e una bimba di quasi due anni. Il suo «crimine» è stato quello di aver apposto un (citazione dal verbale) «imballaggio di cartone con all'interno riviste (Cooperazione tra Consumatori) con l'indirizzo dell'abbonato - omissis - e scontrini relativi ad acquisti con indicante il nome «Seba» e «Marika» e altra carta, non conferita correttamente nell'apposito cassonetto per la raccolta della carta e cartone». Insomma, il bidone della carta in zona «Canevini» era inutilizzabile (vedi foto scattata in quei giorni) e Rosà ha posato il cartone lì accanto assieme a diversi altri già presenti. Unica «colpa»: aver lasciato tracce del proprio gesto. E per essere assolutamente certi dell'autore del misfatto, i vigili non si sono fatti scrupoli nell'esaminare anche gli scontrini della spesa, contrassegnati per motivi di piccola contabilità domestica. «Immagino le scene da telefilm poliziesco degli agenti con i guantini a cercare i nomi di chi ha sbagliato - tenta di ironizzare Rosà - ma sinceramente sono rimasto allibito dalla multa. Sono ben consapevole dell'importanza di differenziare correttamente i rifiuti e sono pronto a pagare multe in caso di errore, ma stavolta credo che l'inadempienza vada cercata altrove».
E Rosà è in buona compagnia, perché anche altri cittadini si sono lamentati dello stesso trattamento ma soprattutto delle cattive condizioni delle aree di raccolta. «Paghiamo tutti regolarmente una tassa sui rifiuti, che venga multata la società che dovrebbe tenere pulita la zona - dice un altro abitante - e non sempre e comunque il cittadino». Per farla breve, vista la situazione, molti avrebbero auspicato un po' di tolleranza in più da parte degli agenti. Ci si interroga poi sulla legalità dell'attività di setaccio di corrispondenza tra i rifiuti per la ricerca dei colpevoli. È lecito ispezionare i contenitori alla ricerca di dati personali, magari sensibili? E se fra la spazzatura ci fosse qualcosa che dovrebbe rimanere privato, com'è effettivamente e per definizione la corrispondenza? E soprattutto, costituisce ciò una prova valida per individuare i responsabili?