A piedi nella storia
Da giovedì 28 giugno è tornato, con venti nuove puntate, il lungo e avvincente viaggio dell’Adige nella nostra terra, fra natura e cultura. È un viaggio soprattutto umano, dalla preistoria al Medioevo, attraverso i siti, le valli e le montagne che hanno visto in quota le prime frequentazioni stagionali dei cacciatori paleolitici, quindi i «campi base» dei mesolitici ai piedi delle Dolomiti e i pescatori sul fondovalle atesino, fra lontre e castori. Vi aspettiamo in edicola
Da giovedì 28 giugno è tornato, con venti nuove puntate, il lungo e avvincente viaggio dell’Adige nella nostra terra, fra natura e cultura. È un viaggio soprattutto umano, dalla preistoria al Medioevo, attraverso i siti, le valli e le montagne che hanno visto in quota le prime frequentazioni stagionali dei cacciatori paleolitici, quindi i «campi base» dei mesolitici ai piedi delle Dolomiti e i pescatori
sul fondovalle atesino, fra lontre e castori. Dalle montagne ai villaggi: 6500 anni fa sulla sponda trentina del Garda o fra gli allevatori neolitici alla Vela di Trento. E poi la scena di un crimine perpetrato più di 5mila anni fa, quello della mummia di Ötzi, l’enigma delle statue stele dell’Alto Garda, la vita sulle palafitte di Ledro e di Fiavé e le tante attività proposte dai due musei. Un viaggio di scoperta che chiunque può ripercorrere, seguendo itinerari consigliati, visitando i siti preistorici e le tante, anche piccole mostre di reperti sparse nella regione.
Un viaggio di esperienza, anche, come è possibile alla fonderia di Passo Redebus che ogni estate torna a vivere con laboratori di archeometallurgia e spettacoli. O come in Valle di Non, a contatto con i progenitori dei trentini e dei tirolesi, i Reti, e la loro civiltà che rivive nel museo di Sanzeno. Quindi la Tridentum romana, nel sottosuolo della città che svela strade e negozi, pozzi e fontane, le terme con i gradini «antiscivolo» o la porta dell’anfiteatro. E poi le strade di Roma che attraversano la regione: quella imperiale, la Claudia Augusta, con le nuove scoperte in alta Val Venosta, il regno dei Saevates in Val Pusteria, con il villaggio fortificato in difesa degli invasori, tratti restaurati e acciottolati della strada costruita per le legioni in riva all’Isarco. Dal santuario di Campi alle terme di Riva, rivivremo lo splendore e il declino dell’impero, con le fortezze contro i barbari costruite nel Trentino: quella di San Martino nel Lomaso, l’isola di Sant’Andrea a Loppio, Castelfeder in Valle dell’Adige. Il viaggio prosegue a tu per tu con Longobardi e Franchi e, dopo l’anno mille, su altre strade del nuovo impero: monasteri, chiese preziose, vie dimenticate da riscoprire a piedi. Quindi gli splendori e i tesori del Principato vescovile, la potenza dei conti del Tirolo, le vie del gotico tra castelli e templi affrescati, le streghe e fra’ Dolcino. Una guida per tutti ricca di idee, suggerimenti e molte novità.