Epatite, parla Rossi
"Per i 27 casi accertati, voglio innanzitutto ricordare che si tratta di una malattia assolutamente curabile. Tra di loro ci sono anche degli stranieri e non si registrano casi secondari. Si tratta cioè solo di persone che hanno consumato i frutti di bosco in questione, ma non di trasmissione da una persona a un'altra"
TRENTO - "Per i 27 casi accertati, voglio innanzitutto ricordare che si tratta di una malattia assolutamente curabile. Tra di loro ci sono anche degli stranieri e non si registrano casi secondari. Si tratta cioè solo di persone che hanno consumato i frutti di bosco in questione, ma non di trasmissione da una persona a un'altra".
È quanto afferma l'assessore alla Salute del Trentino, Ugo Rossi, dopo i casi di epatite A in aumento registrati nella provincia come nel resto del Nordest d'Italia. "La causa con assoluta certezza - spiega - sono frutti di bosco surgelati provenienti da fuori regione, come indicato dal ministero della Salute. Si tratterebbe quindi di piccoli frutti provenienti dall'estero e non sappiamo dove confezionati. Come da competenza, è il ministero a indicare il ritiro alla fonte".
"Nessun dubbio invece sui piccoli frutti del Trentino - ha sottolineato Rossi - nè freschi, nè surgelati. Il sistema di controllo è come sempre in atto, ma sono esclusi casi dovuti a questi".