Un mese in ospedale e così l'Inps non mi dà la pensione
Lo sfogo di Fedora Morelli (Levico) in una lettera mandata all'Adige: «L'Inps non mi pagherà la pensione che ammonta alla fantasmagorica cifra di poco meno di 350 euro relativa a questo mese. Questo perché ho avuto la «fortuna» di essere stata ricoverata di urgenza per problemi cardiaci gravi, circa un paio di mesi orsono. Nel frattempo sono subentrate complicazioni e si è dovuto procedere ad altri ed ulteriori accertamenti (ai polmoni, reni ecc. ecc.). Il tutto è durato «appena» 30 giorni di raggi, Tac e prelievi vari»
Caro direttore,
chi le scrive materialmente è mia figlia, io non potrei fare di meglio avendo «appena» 72 anni ed essendo invalida al 100%, però ho il desiderio di raccontarle brevemente quello che mi è accaduto.
Da pochi giorni mi è giunta la «lieta» notizia che l'Inps non mi pagherà la pensione che ammonta alla fantasmagorica cifra di poco meno di 350 euro relativa a questo mese.
Il motivo di tale diniego è subito illustrato: ho avuto la «fortuna» di essere stata ricoverata di urgenza per problemi cardiaci gravi, circa un paio di mesi orsono.
Nel frattempo, fortuna vuole, sono subentrate complicazioni e si è dovuto procedere ad altri ed ulteriori accertamenti (ai polmoni, reni ecc. ecc.). Il tutto è durato «appena» 30 giorni di raggi, Tac e prelievi vari.
Evidentemente l'Inps, non potendomi trattenere le spese per le cure e gli accertamenti medici, perché essendo io invalida e over settanta, ha ritenuto opportuno detrarmi le spese del «pensionato», cioè quelle vitto e alloggio, con la speranza evidente di sanare il bilancio.
Che cosa dire: le parole come vergogna, disgusto, repulsione o altro non andrebbero dette da una signora, per giunta anche nonna, ma certamente sarebbero inflazionate anche perché sono fin troppo scontate. Posso solo aggiungere che, oltre a non avere la pensione per questo mese, non ho mai avuto un governo con la «G» maiuscola e chi sa per quanto tempo ancora non lo avrò!
Fedora Morelli - Levico -