Garda, rinascono i forti sul monte Brione
Oltre cent'anni fa un'altra inaugurazione - sicuramente molto diversa da quella di questa mattina - di fronte alla stessa montagna di calcestruzzo. Allora come oggi veniva aperto (e riaperto) Forte Garda, uno dei tre forti che costituiscono la spina dorsale del Monte Brione militarizzato all'epoca della Garda Guerra (gli altri sono Forte San Nicolò, ad altezza del lago accanto al porto omonimo e la Batteria di Mezzo, più in alto sul crinale del monte)
Oltre cent'anni fa un'altra inaugurazione - sicuramente molto diversa da quella di questa mattina - di fronte alla stessa montagna di calcestruzzo. Allora come oggi veniva aperto (e riaperto) Forte Garda, uno dei tre forti che costituiscono la spina dorsale del Monte Brione militarizzato all'epoca della Garda Guerra (gli altri sono Forte San Nicolò, ad altezza del lago accanto al porto omonimo e la Batteria di Mezzo, più in alto sul crinale del monte).
Questa mattina si è concretizzato quello che per molti appassionati, storici, ricercatori, escursionisti e cittadini altogardesani era un sogno: dare un senso e un ruolo alle forticiazioni del Brione, abbandonate da decenni, invase dalla vegetazione, visitate solo da vandali. Un sogno che è divenuto piano piano - molte le difficoltà - un progetto e che oggi si è realizzato, proprio con la riapertura dei due forti.
Quello di Garda era in completo abbandono e quasi nascosto - nonostante le sue enormi dimensioni - dal bosco. Quello di Mezzo invece era in condizioni migliori, grazie alla presenza periodica degli Alpini di Sant'Alessandro, lodati a più voci dalle istituzioni per il lavoro fatto.
Grazie al Centenario della Grande Guerra ciò che non si è riusciti a fare per tanti decenni è ora realtà. Tutto starà adesso a dare una gestione appetibile e sostenibile a volumi immensi. Anche qui, certamente. il volontariato avrà la sua parte.
IL VIDEO: LA VISITA VIRTUALE AL FORTE