Qualità della vita, Trento scende al secondo posto
Siamo ecologici, longevi, sportivi e studiosi (anche se le librerie sono troppo poche), ma pecchiamo per i prezzi delle case (troppo alti) e per la scarsa imprenditorialià, soprattutto giovanile. Così Ravenna ha spodestato Trento, recuperando ben cinque posizioni, rispetto all’anno scorso, nella speciale classifica stilata dal Sole 24 Ore, che misura la qualità della vita nelle province italiane. Che a Trento resta comunque altissima, anche se dal primo posto dell’edizione 2013 si passa al secondo posto. Terzo posto per Modena, che precede Belluno, Reggio Emilia, Aosta, Bologna, Milano, Siena e Bolzano, che chiude la top ten.
Tutte del sud, invece, le ultime dieci, con Agrigento e Reggio Calabria agli ultimi due posti.
Trento ha conquistato l’«oro» in due occasioni: l’anno scorso, come detto, e nel 2007. Complessivamente è andata sul posio 7 volte (due volte seconda e tre volte terza). Insieme a Bolzano (12 volte sul podio, con 4 primi posti), svetta nelle statistiche della classifica della qualità della vita, giunta quest’anno alla 25ª edizione.
Tra le variabili prese in considerazione per stilare la classifica, il tenore di vita, gli affari e il lavoro, i servizi per l’ambiente e la salute, la popolazione, l’ordine pubblico e il tempo libero.
Vediamo nel dettaglio le posizioni della provincia di Trento nelle singole classifiche.
TENORE DI VITA.
Il Trentino si classifica al 15° posto su 107 per valore prodotto, con 27.633 euro di valore aggiunto pro capite (1° posto per Milano con 43.160 euro, ultimo per Medio Campidano con 10.011 euro).
Solo 42°, Invece, se si considera il patrimonio medio delle famiglie, con 392.314 euro (Sondrio prima con 505.730 euro), e 47° per importo medio dell’assegno pensionistico mensile, con un valore medio di 1.008 euro (prima Roma con 1.421 euro). Balzo al secondo posto, invece, nella spesa per beni durevoli, con un consumo per famiglia di 2.527 euro, poco sotto la capolista Bolzano (2.600 euro). Restano poi l’inflazione, 44° posto e il costo della casa (97° posto su 107).
AFFARI E LAVORO.
Maluccio nella classifica dello spirito di iniziativa, 71° posto alla pari con Terni, la provincia di Trento risale al 16°, con Ragusa, nella propensione a investire, con un rapporto impieghi/depositi pari a 1,58 (Roma prima con 2,32). Siamo invece al 12° posto nella classifica delle sofferenze, al 52° per quota delle esportazioni in percentuale sul pil (22,53%), al 14° per tasso di occupazione totale e addirittura al 93° per il tasso di imprenditori tra i 18-29 anni su 1.000 giovani.
SERVIZI AMBIENTE E SALUTE.
Andiamo bene (13° posto) nella disponibilità di asili nido e nella pagella ecologica (4° posto), mentre dobbiamo fare i conti con un clima poco clemente (91° posto nella graduatoria che misura la differenza tra mese più caldo e mese più freddo). Male il tasso di emigrazione ospedaliera (89° posto), mentre i nostri tribunali garantiscono tempi piuttosto brevi per le pratiche della giustizia (14° posto). Primi assoluti, infine, per longevità, con una speranza di vita media di 83,35 anni.
POPOLAZIONE.
Il Trentino si piazza al 24° posto per densità demografica, con 85,71 abitanti per kmq. L’ultima classificata, tanto per intenderci, è Napoli, con ben 2.591 abitanti per kmq. Siamo settantasettesimi per tasso migratorio e 33° per numero di divorzi e separazioni. L’indice di giovinezza (rapporto under 15/over 64) ci vede al 49° posto, mentre saliamo al 7° per numero medio di anni di studio (10,38). La percentuale di stranieri regolari sulla popolazione è del 9,4% e ci pone al 36° posto.
ORDINE PUBBLICO.
È uno dei temi più sentiti dall’opinione pubblica trentina. Vediamo come stanno le cose: siamo a metà classifica (56° posto) per scippi e borseggi, al 37° per i furti in casa, al 17° per le rapine, al secondo posto per le estorsioni, quasi sconosciute da noi, al 43° per truffe e frodi e al 53° per variazione di reati totali nel 2013 rispetto al 2007.
TEMPO LIBERO.
Male nella diffusione di librerie, che sono appena 5,22 ogni 100mila abitanti, un dato che ci pone al 91° posto (meglio comunque di Bolzano, 105° posto). Va meglio con i cinema (38° posto) e con ristoranti e bar (62°). Bene anche l’indice di copertura della banda larga e delle connessioni superveloci (24° posto) e la grande distribuzione (7° posto). Trionfiamo nello sport: primo posto per indice di sportività