Adolescenti trentini e sballo low cost
I giovani di oggi? Vogliono sballare, a partire dagli adolescenti delle scuole medie. E non lo fanno scolandosi superalcolici, fumando uno spinello o sniffando cocaina; e nemmeno calandosi una pasticca di ecstasy perché pure questa droga è considerata roba per vecchi. Il dramma, in Trentino, si chiama nuove droghe sintetiche, liberamente acquistabili in commercio, fabbricabili a domicilio e assolutamente fuori dal controllo sociale di famiglia, scuola, istituzioni. Insomma, una tragedia annunciata a cui si rischia di non riuscire a porre rimedio. E, tra l’altro, inserita in un contesto che è peggio delle nubi repentine in un pomeriggio di primavera perché partono da una noia esistenziale, pare, senza precedenti. L’allarme arriva da più parti, su tutte dal Centro trentino di solidarietà che da anni si occupa di tossicodipendenza. Ma stavolta siamo oltre l’immaginabile, almeno all’ombra delle Dolomiti dove, ahimè, fino a ieri ci si «rifugiava» nell’alcol. Ci sono poi la crisi, le paghette meno ricche, i conti che non tornano. Meglio, dunque, affidarsi al low cost anche nel campo della droga.
Gli ultimi ritrovati dell’euforia chimica sono sniffare lo spray per pulire il Pc o bere una lavanda vaginale come il Tantum Rosa, che contiene benzidamina, sostanza che rende euforici; se poi si corregge la «bibita» con l’alcol si ottiene un effetto ancora più forte. Questa è solo una delle 900 nuove droghe a buon mercato mappate dagli esperti ed è assorbita soprattutto da ragazzine.
«Purtroppo è un mondo difficilmente controllabile: - conferma Antonio Simula, direttore del Centro trentino di solidarietà - statisticamente non si è a conoscenza di numeri e quantitativi e non si può capire l’entità del fenomeno perché è facile reperirle, non è come l’eroina. Il problema però è grosso e veicola attraverso Internet che è un grande mercato».
Davvero il «Tantum Rosa», quello per l’igiene femminile, è usato come droga? «Sì, e spesso viene somministrato per via endovenosa perché dà più allucinazioni. Tutto ciò è preoccupante perché ribadisce la voglia di sballare dei ragazzi, sempre più giovani visto che si arriva alle medie».
Motivo? «Il senso del nulla esistenziale porta a questo. Si pensa che non si ha uno scopo nella vita se non sballare».
Le droghe low cost hanno quindi soppiantato l’alcol? «Da tempo ormai l’alcol è diventato secondario perché si è visibili, ti vedono quando lo comperi. Le droghe, invece, non si possono tenere sotto controllo».
Si sniffa e si beve tutto quello che c’è nell’armadietto dei detersivi? «No, sono droghe confezionate. Ne esistono di 900 tipo diversi e si acquistano su Internet da farmacie che hanno la doppia faccia: legale per i farmaci da banco e illegale per queste sostanze che, di per sé, non sono nemmeno fuori legge».
È quello che succede con la colla nelle favelas? «In un certo senso sì. Le donne, per esempio, usano la lacca per capelli per sballare».
L’unico modo per fermare questa futura strage qual è? «Sembrerà banale ma quello che conta è l’educazione, dare un senso all’esistenza. È però difficile capire cosa sta succedendo perché non ci si accorge del ragazzo che fa uso di queste droghe. Ed è un dramma che rischia di portare i giovani allo sbaraglio. Le famiglie e la scuola sono quindi fondamentali».
In giro per l’Italia questo sballo a buon mercato viene indicato generalmente come «l’allucinogeno da 10 cent» ma in Trentino, fino ad oggi, non se n’era sentito parlare. Eppure il fenomeno esiste e, come detto, riguarda gli adolescenti. Ai consumatori, confermano al Cts, si arriva per caso e solo controllando persone che si rivolgono al centro per altre questioni. «Il ruolo di famiglia e scuola rimane l’unico antidoto per ora. Il consiglio è di verificare l’uso di Internet dei ragazzi per bloccare i contatti con la farmacie virtuali».