Dorigatti respinge candidatura a «grande elettore»
Il presidente del Consiglio di Trento, Bruno Dorigatti, ha annunciato il ritiro "formale ed irrevocabile di ogni eventuale disponibilità in vista dell'imminente designazione della rappresentanza del Trentino Alto Adige all'elezione del nuovo presidente della Repubblica, nella consapevolezza del superiore valore del patto di coalizione, rispetto alle pur legittime rivendicazioni delle singole forze politiche che lo hanno sottoscritto". "Ho assunto questa decisione - scrive Dorigatti in una nota - senza costrizione alcuna ed in accordo con il Partito e con il Gruppo consiliare dai quali provengo ed ai quali va la mia riconoscenza per la proposta politica e per aver individuato nella mia persona un possibile profilo adatto a quest'alto ufficio". "Tale scelta - aggiunge - discende dal dovere di evitare, in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo, ogni possibile scontro istituzionale e politico su di un tema particolare e circoscritto, mentre ben altre sono le questioni aperte e sulle quali deve svilupparsi il dibattito provinciale e regionale". "Rimane però l'amarezza nel constatare, ancora una volta - sottolinea Dorigatti - come il principio di rappresentanza della maggioranza dei consensi, che è il fondamento della democrazia reale abbia, almeno per qualcuno, un valore oltre modo oscillante fra il rispetto e la convenienza, dove quest'ultima sembra avere, talora, una evidente preponderanza. È proprio in questi frangenti che prezioso sarebbe il ruolo di 'garante della coalizionè, cioè di una figura in grado di contemperare le diverse sensibilità per creare e ricreare ambiti di dialogo e di condivisione. Purtroppo la fatica di questo compito essenziale spinge spesso a più semplici - e talora sprezzanti - decisioni unilaterali e dal vago sapore impositivo". "Considero infine con estremo favore la proposta di una Rappresentanza fondata sull'equilibrio di genere, sperando che anch'essa non sia a corrente alterna, visto che già esiste un accordo che supera tale equilibrio quando fra pochi mesi ci sarà il cambio ai vertici del Consiglio regionale", conclude Dorigatti.