Ricercato arrestato dopo 12 anni Si tradisce per un furto da 1,7 euro

di Leonardo Pontalti

Era riuscito a sfuggire alle forze dell’ordine di mezza Italia per anni, esattamente per dodici, circolando con documenti falsi ed almeno quattro diversi alias, identità fasulle. Ma si è tradito per un furtarello da 1,70 euro in un supermercato, a seguito del quale i carabinieri lo hanno fermato e hanno scoperto la sua vera identità.

È accaduto l’altro ieri a Trento, in via Torre Vanga, dove il titolare del supermercato Eurospesa si è trovato alle prese con l’ennesimo tentativo di furto tra i propri scaffali: ha bloccato l’uomo e chiamato il radiomobile dei caarabinieri, con una pattuglia che è giunta dal comando di via Barbacovi.

Accompagnato in caserma per le procedure di rito, l’uomo, un trentanovenne, ha esibito un documento d’identità romeno che apparentemente sembrava inappuntabile. Tuttavia qualcosa ha insospettito uno dei militari, che ha voluto vederci chiaro, analizzando il documento con il massimo scrupolo. Non avendo dissipato tutti i propri dubbi, ha segnalato la cosa ai colleghi, che hanno svolto ulteriori controlli, inviando poi il documento al comando della polizia locale del capoluogo, dove è presente un’unità specializzata nell’analisi di falsi materiali documentali.

La lunga serie di approfondimenti, alla fine ha dato i propri frutti: il documento dì’identità, così ben fatto da apparire superficialmente una comune e regolare carta d’identità valida per l’espatrio, è risultato poi un falso. Il trentacinquenne è stato dunque sottoposto al prelievo delle impronte, attraverso le quali è stato possibile risalire alla sua vera identità. Il suo nome non era quello con il quale si era qualificato ai carabinieri, ma un altro: Ionica Dori, originario di Galati, centro al confine con la Moldavia.

Non un ladruncolo come tanti, ma un uomo sul capo del quale pendeva un mandato di cattura internazionale, emesso dalla procura di Ancona nel lontano 2003. Allora, quando aveva 27 anni, era stato infatti arrestato a Massa nell’ambito di un’operazione condotta e portata a termine dai carabinieri del nucleo operativo di Ascoli contro una ramificata, ampia, potente organizzazione criminale che agiva in tutta l’area del medio Adriatico nel campo dello sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, attraverso canali di immigrazione clandestina e senza farsi scrupolo di ridurre in schiavitù numerose ragazze.

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