A 102 anni è morto Vittorio Zeni un trentino d'Africa
È morto nella sua Africa, senza aver mai dimenticato il suo Trentino. Vittorio Zeni, classe 1913, originario di Cavedine, se ne è andato ieri in Sudafrica, dove arrivò nel 1941 come prigioniero di guerra e dove poi, da uomo libero, si costruì una nuova vita, capostipite di una numerosa famiglia.
Zeni nei suoi 102 anni di vita ha visto di tutto: la povertà del Trentino della prima metà del secolo scorso, dove crebbe in orfanatrofio con la sorellina Bruna; la Seconda guerra mondiale combattuta anche sul fronte libico dove venne fatto prigioniero; il Sudafrica dell’apartheid; la rivoluzione pacifica di Nelson Mandela. Eppure, benché avesse vissuto in prima persona capitoli importanti della storia del Novecento, alcuni dei suoi ricordi più belli rimanevano legati al Trentino e ai giorni in cui dopo decenni ritrovò la sorella Bruna, da cui era stato separato dalla guerra e dalle vicissitudini della vita.
Vittorio Zeni ha avuto un’esistenza avventurosa, ma certo non facile. Dopo aver trascorso sei anni nel campo di internamento di Zonderwater, vicino a Pretoria, nel gennaio del 1947 tornò in libertà. Il Sudafrica lo accolse a braccia aperte come immigrato. Si sposò con Maria, una donna boera. Ebbe cinque figli (Robert, Johnny, Elna, Livio e Victor) e poi un gran numero di nipoti e pronipoti. Lavorò duro sgobbando nella sua fattoria. Ma il Trentino rimase sempre nel suo cuore: pare che Vittorio nei campi parlasse il dialetto per non dimenticare le sue origini. Il segreto della sua longevità era dato dalla vita all’aria aperta e da una dieta sana, a cui non mancava mai la polenta. Eppure Vittorio Zeni aveva un cruccio: che fine aveva fatto Bruna, la sorellina che aveva solo 11 anni quando lui partì militare? Dopo moltissimi anni, nel 1993, fu uno dei figli, Livio, affascinato dai racconti italiani del padre, riuscì a rintracciare la zia a Cavedine. Quello stesso anno in Italia fratello e sorella si riabbraciarono, riunendo così due rami della famiglia che la guerra aveva separato. E così ora la morte in Sudafrica a 102 anni di Vittorio Zeni è un lutto anche per i numerosi parenti in Trentino, a partire da sua nipote Vilma Tomasi, un nome e un volto noti in città.