Scuola, il Garante non blocca lo «sciopero degli scrutini»
Verso il via libera del Garante per il cosiddetto «sciopero degli scrutini», le iniziative di protesta proclamate dai sindacati di categoria in occasione della fine dell'anno scolastico per protestare contro il disegno di legge cosiddetto «Buona scuola», ora in seconda lettura al Senato. Iniziative che non possono certo configurarsi come un blocco degli scrutini, ma che sicuramente potranno portare alcuni rallentamenti nelle operazioni.
Dopo un'anticipazione fatta dal sito Web Tecnica della scuola, è arrivata anche una conferma: «Allo stato le proclamazioni degli scioperi sono regolari, ma verificheremo con il massimo rigore eventuali aggiramenti della normativa», secondo quanto riferisce il garante per gli scioperi.
Anche il ministro dell'istruzione Stefania Giannini, a margine del consiglio Ue competitività a Bruxelles, è intervenuta sulla vicenda scrutini: «Credo che il clima che si sta instaurando possa portare anche a una fiducia" sul minacciato "blocco" da parte dei sindacati. Il ministro ha ricordato di avere "fatto appello alla responsabilità di tutte forze sindacali perché non ricada su studenti, mondo della scuola e famiglie il peso di una protesta che ha la sua legittimità pienamente riconosciuta ma che può trovare altre forme". Sulla riforma si sta infatti "procedendo con tempi rapidi" ma "anche doverosamente dedicati al dialogo e all'apertura sui punti più significativi».
Secondo quanto scrive la Tecnica della scuola, la commissione di garanzia per gli scioperi avrebbe ormai concluso l'esame delle diverse proclamazioni di scioperi per i prossimi giorni. E sembra che quasi tutte le indizioni abbiano superato il vaglio della Commissione.
In particolare - scrive il sito specializzato - sarebbe valida la proclamazione dell'Unicobas la cui formula è sostanzialmente questa: a partire dal giorno 8 e fino al 19 giugno ogni insegnante potrà scioperare per due giorni non necessariamente consecutivi in concomitanza con i primi due scrutini ai quali deve essere presente (ovviamente nel computo non entrano gli scrutini delle classi terminali che sono esclusi dalle azioni di sciopero). Analogamente sarebbe legittima la proclamazione di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda che prevede però per ciascun docente la possibilità di scioperare anche soltanto per un'ora in corrispondenza del proprio scrutinio.
L'indizione di confederali, Gilda e Snals consente di scioperare - fa notare La Tecnica della scuola - anche se gli scrutini sono stati convocati prima del termine delle lezioni. A maggior ragione non ci dovrebbero essere obiezioni sullo sciopero Cobas secondo cui i docenti possono astenersi nei primi due giorni successivi al termine delle lezioni.