Fbk, produzione a 44 milioni Un milione in più di ricavi
Salgono anche le commesse con le aziende locali
Ricavi aumentati di un milione e valore della produzione che tocca i 44 milioni e 211 mila. Sono due dei dati del bilancio consuntivo 2014 che il consiglio d'amministrazione della Fondazione Bruno Kessler ha approvato ieri. I ricavi totali del 2014, superano dunque di quasi un milione di euro quelli registrati nel 2013: 14,5 milioni di euro contro i 13,5 dell'anno precedente. L' incremento si deve sostanzialmente al valore complessivo dei progetti cofinanziati dall'Unione Europea, che segna una crescita dai 5,447 milioni di euro del 2013 ai 6,569 milioni di euro dell'esercizio in esame. La capacità di ottenere e gestire finanziamenti europei è dimostrata dalla tenuta dei livelli di finanziamento complessivo registrati già nel corso del "Settimo programma quadro della ricerca e sviluppo", all'interno del quale il tasso di successo di Fbk (22%) è risultato superiore ai tassi di successo medio italiano (17,9%) ed europeo (20,5%).
Le commesse aperte con i privati valgono invece il 6,2% dei ricavi, evidenziando un aumento rispetto al 2013. In termini di valore assoluto, il dato 2014 si attesta a 2,9 milioni di euro. Il rafforzamento della collaborazione con il settore industriale locale è testimoniato da 25 commesse avviate con aziende private; a queste si aggiungono 5 progetti europei che vedono la partecipazione insieme a Fbk di 4 imprese locali, oltre al Comune di Trento, per un finanziamento che Fbk ha portato a queste aziende pari a 2 milioni di euro che si aggiungono a quelli dedicati all'autofinanziamento.
Il cda ha confermato poi la ripresa qualitativa della produzione scientifica della Fondazione. «La qualità scientifica delle attività svolte dai ricercatori e dalle ricercatrici di Fbk - si lege in una nota - è attestata inoltre da prestigiosi riconoscimenti e premi assegnati nel corso dell'anno a diversi lavori pubblicati». Per mantenere una forte attrattiva di giovani talenti, sono stati stretti accordi con i programmi di dottorato dell'Università di Bologna e Padova e, a livello internazionale, con MIT Media Lab, University College London e Queen Mary University.