All’interno del computer gli hanno trovato centinaia di video nei quali erano ripresi bambini molto piccoli sfruttati sessualmente. Immagini di estrema crudezza. In casa sua, inoltre, sono state trovate alcune fotografie pedofile. Per questo ieri un giovane di 23 di Bolzano, S.M. le iniziali, è stato arrestato in flagranza di reato.

L’indagine, diretta dal pubblico ministero Davide Ognibene, è stata realizzata dal personale del Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni, diretto dal vicequestore aggiunto Tiziana Pagnozzi, capace di muoversi all’interno di piattaforme di discussione difficilmente accessibili, a fronte di complesse ed innovative tecnologie messe in campo.

In particolare, secondo quanto emerso dall’indagine, l’indagato usava programmi informatici che hanno la capacità di proiettare video, in questo caso erotici – pedofili, facendoli apparire ad ignari navigatori come comuni collegamenti webcam. I filmati utilizzati per tale finalità si sono dimostrati di estrema crudezza ed il valore aggiunto della presente indagine tecnica è stato quello di dare valore giuridico a questi elementi rinvenuti in directory poco usate dal computer dell’indagato.