Frosinone, 70enne ucciso da un cinghiale
Un uomo di 65 anni è morto stamattina nel Frusinate in seguito a un'aggressione subita da un cinghiale. L'incidente è avvenuto a Ferentino, vicino a Frosinone. Il sessantenne è morto dissanguato.
Luciano Bondatti, questo il nome della vittima, non ha avuto scampo. Il cinghiale gli ha reciso l’aorta e per lui sono stati inutili tutti i tentativi di soccorso. Il sessantenne, appassionato di caccia ma che, a quanto sembra, stamattina era uscito per fare una passeggiata nei boschi, è morto poco dopo.
Stando alle prime ipotesi, la vittima potrebbe essere arrivata troppo vicino al branco di cinghiali e questo potrebbe aver provocato l’aggressione del mammifero. I carabinieri stanno lavorando per ricostruire con esattezza il drammatico incidente.
Una morte che riaccende le polemiche sulla grave emergenza che i cinghiali stanno causando, negli ultimi mesi, in diverse zone d'Italia.
"La crescita del numero di incidenti e aggressioni causati dalla proliferazione incontrollata dei cinghiali ha assunto i caratteri di una vera e propria emergenza". È quanto sostengono il presidente della commissione Territorio, Ambiente e Protezione civile dell'Anci, Bruno Valentini e il coordinatore nazionale delle aree naturali protette, Massimo Depaoli, in una lettera inviata al sottosegretario all'Ambiente Barba Degani, al viceministro delle politiche Agricole Andrea Olivero e al presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino. Nella missiva si richiede un "incontro urgente per definire un possibile programma di lavoro".
E questo alla luce del fatto che "i Sindaci - spiegano Depaoli e Valentini - si trovano a dover adottare atti amministrativi di urgenza volti a tutelare la sicurezza dei propri concittadini e l'Anci, negli scorsi mesi, ha avviato un gruppo di lavoro con gli amministratori nei diversi territori interessati per approfondire questa problematica e pervenire ad un modello utile di ordinanza per intervenire almeno in via provvisoria". Occorre però, precisano gli estensori della missiva, "un'azione coordinata a livello nazionale, con un percorso di lavoro che veda coinvolte, oltre alle istituzioni competenti, anche le associazioni dei diversi portatori di interesse, ad iniziare dagli agricoltori, dagli enti parco, dalle associazioni ambientaliste e venatorie, per arrivare a interventi e forme di programmazione di lungo periodo, considerando che la regolamentazione di questa filiera rappresenta inoltre un'opportunità economica inedita per il territorio".
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