Greggio patteggia in tribunale dopo la sanatoria fiscale da 20 milioni
Si è conclusa anche dal punto di vista penale la vicenda che vedeva coinvolto Ezio Greggio per imposte non versate dalla società irlandese che gestiva i suoi diritti di immagine, quando lo storico volto di ‘Striscia la notizià aveva la residenza a Monte Carlo. Oggi, infatti, il comico ha patteggiato sei mesi, convertiti, però, in una pena pecuniaria di 45 mila euro con la «non menzione penale», dopo che quasi un anno fa il contenzioso tributario del valore di circa 20 milioni di euro si era chiuso con un accordo di risarcimento con l’Agenzia delle entrate.
Il patteggiamento, ha spiegato la difesa, «non è il riconoscimento di alcuna colpa», ma è solo «una scelta di strategia processuale» voluta dal legale del conduttore, l’avvocato Giulia Bongiorno, «al solo fine di evitare le lungaggini di un processo che avrebbe condotto, senza ombra di dubbio» ad una «decisione favorevole». Inoltre, ha aggiunto la difesa, Greggio ha ribadito a più riprese di «aver sempre regolarmente dichiarato e pagato al fisco italiano tutto il dovuto fino all’ultimo centesimo per le attività professionali svolte in Italia».
Il caso, finito al centro del procedimento penale per reati fiscali, riguardava le imposte sui diritti di immagine del comico che avrebbero dovuto essere versate da una società irlandese nel periodo 2001-2010, mentre lo showman era residente a Monte Carlo. In base alla normativa tributaria italiana, infatti, anche i professionisti residenti all’estero che lavorano in Italia devono versare una ritenuta pari al 30% dei compensi.
Dal 2011, poi, il comico è tornato a fare la sua dichiarazione in Italia e ieri il gip di Monza Pierangela Renda ha ratificato l’ accordo di patteggiamento raggiunto tra la difesa di Greggio e la Procura a sei mesi convertiti in pena pecuniaria. Gli inquirenti, tra l’altro, da quanto si è saputo, prima della ratifica del patteggiamento hanno verificato che la società irlandese, chiamata a risarcire l’Agenzia delle entrate, avesse effettuato tutti i versamenti dovuti.
Con la «non menzione penale», ha chiarito la difesa, «è stata messa la parola fine ad un contenzioso già chiuso con il fisco italiano oltre un anno fa» e «rispetto al quale Greggio si è sempre dichiarato del tutto estraneo». Tre sentenze, poi, aggiunge la difesa, «sia in sede civile che penale hanno già confermato in questi anni che Greggio è regolarmente residente a Monte Carlo dal 1993, ove tra l’altro è stato eletto presidente del Comites (Comitato degli italiani all’estero), organismo ufficiale riconosciuto dal presidente della Repubblica e dal ministero degli esteri italiani, nonché dal governo di Monaco».