Botte e maltrattamenti a moglie e figlie: in cella
Spendeva i pochi soldi che riusciva a racimolare alle slot, lasciando le figliolette per settimane senza riscaldamento, acqua e un'adeguata alimentazione e sfogando poi la propria rabbia sulla moglie. È una storia triste, di povertà ma soprattutto di privazioni e soprusi, quella che è stata scoperta dagli agenti della squadra mobile nelle scorse settimane e che ha portato, nella giornata di lunedì, all'arresto di un marocchino di 51 anni, che dovrà ora rispondere delle accuse di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia.
L'uomo da anni ha una relazione con una connazionale, molto più giovane di lui: la donna ha infatti 32 anni. La coppia si è sposata cinque anni fa e dalla loro unione sono nate due bambine, entrambe ancora molto piccole. Nelle scorse settimane, la ragazza si è presentata in lacrime in questura, con il volto tumefatto, spiegando agli agenti di essere costretta a subire da lungo tempo le angherie del marito: abusi sessuali e botte, tante, sempre senza altri motivi se non la frustrazione dell'uomo per le difficoltà nel mandare avanti la famiglia.
L'uomo infatti nel corso degli anni ha sempre avuto difficoltà a trovare occupazione, bruciando poi i pochi soldi racimolati alle slot machine. Una situazione che ha finito per coinvolgere anche le figlie della coppia. Non solo dal punto di vista del clima pesante in casa, ma anche in maniera molto più concreta. La 32enne ha infatti spiegato agli agenti che per lunghi periodi, spesso anche più settimane, la situazione di indigenza in cui ha sempre vissuto la famiglia ha fatto sì che le piccole non potessero mangiare in maniera adeguata, o fossero costrette a passare le notti al freddo per il mancato funzionamento del riscaldamento in casa.
Fortunatamente, l'uomo non ha mai sfogato fisicamente la propria rabbia sulle figlie, ma con la sua condotta violenta nei confronti della moglie e l'incapacità di sostenere la corretta crescita delle figlie, ha reso la situazione insostenibile. Dopo aver effettuato tutte le verifiche del caso, accertando come purtroppo la drammatica descrizione della vita familiare fatta dalla donna rispondesse al vero, gli agenti della squadra mobile hanno così proceduto all'arresto dell'uomo, dando esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dal pm Pasquale Profiti e concessa dal giudice per le indagini preliminari Claudia Miori.
Ora l'uomo si trova a Spini mentre la moglie e le figlie sono state trasferite in una struttura protetta dove cercheranno di riconquistare la serenità perduta da tempo. Le forze dell'ordine si erano già occupate del 51enne nel 2009, prima del matrimonio con la 32enne che già allora si era rivolta alla polizia per maltrattamenti. Poi però aveva ritirato la propria denuncia, nella speranza forse che il carattere dell'uomo cambiasse. Evidentemente, purtroppo, non è stato così.