I carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Trento hanno denunciato ieri un dipendente delle Poste Italiane per peculato e violazione di corrispondenza.
L’attività è partita in seguito a movimenti sospetti dell’uomo, che effettuava strani spostamenti con la merce e i pacchi che si trovava a gestire per lavoro.
Nella giornata di ieri i militari, avuta la certezza che il soggetto avesse aperto un pacco, contenente capi di abbigliamento, indirizzato da oltre Manica ad un inglese residente in Trentino,, sono intervenuti al centro di
smistamento posta, dove hanno colto l’uomo, letteralmente, con le mani nel sacco, procedendo poi a perquisire il suo armadietto dove aveva nascosto altri oggetti già sottratti.
L'uomo, un trentino ultra quarantenne, in vistosa difficoltà alle domande dei militari ha provato a giustificarsi dicendo che non sapeva darsi una spiegazione del perché la merce si trovasse nella propria disponibilità
Sono stati ritrovati dai carabinieri, oltre ai capi di abbigliamento, gli oggetti più disparati, tra cui orologi, accessori per il trucco, altri vestiti, alcuni coltelli multiuso, un binocolo e dieci occhiali da sole custoditi in auto, cosa che fa supporre che il dipendente avesse adottato questo sistema già da qualche tempo, senza cercare categorie particolari ma solo approfittando della disponibilità dei pacchi datagli dal suo lavoro.
Possibile destinazione della merce internet o venduta sottobanco a qualche commerciante ambulante
Tutti gli oggetti sono stati sequestrati, nell’attesa di rintracciarne i legittimi proprietari, a cui verranno di volta in volta restituiti.
L’uomo dovrà rispondere davanti al Tribunale di Trento di peculato e sottrazione e violazione di corrispondenza.