Terrorismo, si alza la soglia di allerta In stazione controlli con il metal detector
La verifica del biglietto e dei documenti non basta più: se si vuole salire su un treno è possibile incappare in un controllo con il metal detector. Succede nelle grandi stazioni, come a Roma ed a Milano, ma anche a Trento la polizia ferroviaria è dotata dell’apparecchiatura (portatile) che consente di verificare se nelle borse e nelle valigie vengono nascosti corpi metallici pericolosi, come armi, coltelli o oggetti contundenti. Il metal detector è arrivato in dotazione agli agenti nei mesi scorsi, ma è soprattutto nel periodo festivo che viene sollecitato l’utilizzo. Come evidenzia il Compartimento della polizia ferroviaria per Verona e per il Trentino Alto Adige «l’attività di controllo, in risposta al diffuso allarme terrorismo, è stata svolta con l’ausilio di metal detector ed estesa ai depositi bagagli di stazione».
La soglia d’allarme si è alzata nel periodo natalizio in tutte le stazioni ferroviarie per il passaggio straordinario di migliaia di persone. E quest’anno, oltre ai consueti servizi di prevenzione per i furti ed i borseggi, si è aggiunto il controllo speciale nell’ambito del piano nazionale antiterrorismo. La sottosezione polfer di Trento ed il posto polfer di Rovereto hanno assicurato 65 servizi di vigilanza alla stazione e di scorta a convogli.
Nel corso dell’attività sono state identificate 247 persone, mentre tre sono state le denunce a piede libero.
Complessivamente, per l’intero Compartimento polfer che è competente per le province di Trento, Bolzano, Verona e Vicenza, nel periodo festivo sono stati effettuati 531 servizi di vigilanza alle stazioni ferroviarie, 45 scorte ai convogli, e sono state organizzate 43 pattuglie lungo la linea ferroviaria. I servizi antiborseggio sono stati 37, le persone identificate 1.429, quelle denunciate a piede libero 128 di cui 123 cittadini non comunitari che non erano regolari in Italia.
L’attività dell’ultimo semestre della polizia ferroviaria di Trento è aumentata per l’emergenza profughi. In autunno era iniziata la scorta ai convogli diretti in Austria, con tre poliziotti per ogni treno per le verifiche sui passeggeri. Oltre ai pendolari abituali, infatti, centinaia di migranti - molti dei quali senza documenti - nei mesi scorsi hanno cercato di raggiungere il Nord Europa su un treno. Le scorte sono nate da un accordo internazionale trilaterale, che verrà probabilmente confermato tutto per il 2016. A bordo dei treni sono in servizio un poliziotto italiano, operativo, un collega austriaco ed uno tedesco come osservatori.