Pasqua, Lav contro «la strage degli agnelli»
Proposto un menù alternativo
Sono circa 400.000 gli agnelli e i capretti che vengono uccisi ogni anno a Pasqua, in contrasto con i sentimenti di compassione, di empatia e di rinascita che questa festa rappresenta. Lo scrive in una nota la Lav del Trentino. «Anche se negli ultimi anni il numero degli agnelli e dei capretti macellati è diminuito - passando dai 4.834.473 del 2010 ai 2.353.817 del 2015 (Fonte: Istat) - anche un solo animale ucciso è troppo» afferma Sara Carlin, consigliera della Lav Trentino».
«Gli agnelli - prosegue la nota dell'associazione animalista - vengono uccisi nel primo anno d'età: storditi, sgozzati e appesi a ganci di ferro a testa in giù per favorire il dissanguamento. Il tutto, davanti agli occhi di altri piccoli agnelli, che man mano assistono alla morte dei loro compagni. Animali fatti nascere al solo scopo di essere uccisi qualche mese più tardi in prossimità di questa festa. Ci appelliamo dunque alla sempre maggiore sensibilità degli Italiani affinchè sia una Pasqua davvero buona, anche con gli agnellini».
La LAV propone un menu alternativo e cruelty-free elaborato dallo chef Martino Beria per portare sulla tavola di Pasqua pietanze veg ,ispirate alla tradizione regionale italiana senza togliere nulla in fatto di gusto e sapore, disponibile sul sito dell'associazione.