Zika, aree alpine a basso rischio di diffusione del virus
I risultati di uno studio congiunto tra Fondazione Bruno Kessler di Trento, Fondazione Edmund Mach e Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
Le aree alpine sono a basso rischio di diffusione del virus Zika. Ciò è dovuto alla densità relativamente bassa di zanzara tigre, non paragonabile a quella osservabile in altre aree in Italia, inclusa la pianura Padana. Inoltre, la zanzara tigre si è rivelata essere meno adatta a trasmettere il virus Zika, contrariamente alla zanzara Aedes aegypti (una specie simile alla zanzare tigre) che è la principale responsabile della trasmissione dell'infezione in Sudamerica, ma che non è presente in Italia.
Sono questi i risultati di uno studio congiunto tra Fondazione Bruno Kessler di Trento, Fondazione Edmund Mach e Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie pubblicato su «Eurosurveillance».
I ricercatori hanno lavorato al monitoraggio e alla successiva stima dell'abbondanza di zanzara tigre in 54 siti sparsi nelle provincie di Trento e Belluno. Questi risultati non escludono ovviamente la possibilità di osservare in futuro casi sporadici di trasmissione locale a seguito di casi importati dalle aree endemiche, osservano i ricercatori.
«Il nostro risultato - dice Stefano Merler della Fondazione Bruno Kessler - si basa sullo stato attuale dell'osservazione scientifica. Sono ancora molti i fattori che andranno analizzati, insieme ad altre possibili modalità di trasmissione dell'infezione, come, ad esempio, la trasmissione da uomo a uomo per via sessuale».
«Inoltre - aggiunge Gioia Capelli dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie - le stime sulla capacità della zanzara tigre di trasmettere il virus Zika devono essere ulteriormente validate da studi condotti su popolazioni di zanzare europee».
«Anche alla luce di questi scenari - afferma Annapaola Rizzoli della Fondazione Edmund Mach - è cruciale continuare e rafforzare tutte le attività di ricerca, monitoraggio e controllo sostenibile delle specie aliene che pongono rischi per la salute umana o danni all'economia locale».