Un boom di rate e bollette non pagate
Le rate del mutuo, di prestiti per l'acquisto di beni di consumo, le bollette di luce, gas e telefono non saldate ammontano nel 2015 in Trentino Alto Adige a 340 milioni di euro. Si tratta di un nuovo livello record, in crescita di 27 milioni, +9%, sul 2014, quando i debiti non pagati erano a quota 313 milioni, e ormai quasi il doppio del 2010, quando gli insoluti erano pari a 178 milioni. Le pratiche di crediti da recuperare sono aumentate in un anno dell'11% a quota 231 mila. Ma i recuperi, benché in aumento, sono scesi a meno di un quinto del totale.
La fotografia delle difficoltà di famiglie e imprese a onorare i debiti con banche, finanziarie, aziende dell'energia e dei telefoni è stata fatta da Unirec, l'associazione confindustriale delle imprese di recupero crediti, nel sesto rapporto annuale sui servizi a tutela del credito, realizzato in collaborazione con Il Sole 24 Ore e presentato ieri a Roma.
L'ammontare complessivo dei crediti affidati per il recupero alle imprese associate a Unirec è pari nel 2015 a 58,9 miliardi, con un incremento del 5% sul 2014. Di essi, 46,9 miliardi sono nel settore bancario, finanziario, leasing, 7,9 miliardi nel settore utility (energia e acqua) e telecomunicazioni (telefoni), 4 miliardi per crediti della pubblica amministrazione, commerciali e assicurativi.
Sui 38,1 milioni di pratiche gestite, in calo del 6% sull'anno precedente, l'87% è in capo a una famiglia, per un valore di 48,6 miliardi di debiti non pagati, l'82% del totale. Il 13% delle pratiche e il 18% degli importi è invece in capo a imprese. Secondo la Banca d'Italia, a fine 2015 in Trentino le famiglie con debiti in sofferenza sono 3.674, il 7% in più dell'anno prima.
Delle 231 mila pratiche trattate in regione, le aziende di Unirec ne hanno recuperate l'anno scorso 112 mila, cioè il 49%, in crescita del 31% sul 2014. Va un po' diversamente, invece, se si considerano gli importi: i crediti recuperati in regione ammontano a 63 milioni, 2 milioni in più dell'anno prima, in aumento del 4%. Ma la quota del recuperato sulle partite aperte scende al 19% quando, solo due anni prima, era al 25%.
A livello nazionale i crediti recuperati sono pari a 9,4 miliardi, il 16% del totale, in 15,6 milioni di pratiche, il 40% di quelle complessive. «Il ciclo virtuoso della tutela del credito - afferma Marco Pasini, presidente di Unirec - ha una funzione sociale inestimabile, che uno studio dell'Università Bocconi concretizza nel mantenimento di circa 150.000 posti di lavoro».