«Se Trento vuole crescere cambi atteggiamento verso la creatività e la musica»
Sulla questione riguardante il Cafè de la Paix, dopo la bella riflessione pubblicata dai gestori del locale, interviene il consigliere circoscrizionale Jacopo Zannini
Sulla questione riguardante il Cafè de la Paix, dopo la bella riflessione pubblicata dai gestori del locale, interviene il consigliere circoscrizionale Jacopo Zannini, da sempre molto attento e sensibili al tema di una città più vivibile, bella e sicura se più viva e animata.
LA LETTERA
È ora di trovare una soluzione per il Cafè de la Paix
Dopo qualche mese di attività, in cui sembrava che la nuova gestione del Cafè de la Paix avesse trovato la quadra per riuscire a far rivivere uno spazio culturale sociale artistico sicuramente diventato un punto di riferimento in città, sono tornati a farsi vivi problemi che parevano superati. Questo spazio recuperato, in una zona della nostra città che ha cambiato fisionomia smettendo di essere un luogo pericoloso e degradato, è da tutelare. Dopo che la precedente gestione aveva abbandonato l'attività (che gli era stata assegnata attraverso un bando provinciale) per problemi di convivenza con coloro che abitano nei pressi del locale si è corso il rischio che il circolo chiudesse definitivamente e che quello spazio di città tornasse luogo d' abbandono e di emarginazione sociale..
Fortunatamente l'attività è stata rilevata da un altro gestore che coraggiosamente ha dato spazio a un percorso nuovo, puntando su un target differente: serate culturali, sempre molto partecipate, con musica da camera accompagnata come al solito da un'ottima cucina. Purtroppo nemmeno questa nuova formula è riuscita ad evitare "segnalazioni" che hanno portato il comune a far bloccare la musica dal vivo e dare una multa salata ai nuovi gestori. Qui arriviamo al cortocircuito che si è creato: un privato che da bando provinciale prende in mano un'attività arriva poi ad essere multato senza che sia stato fatto nulla per prevenire la situazione. Mi chiedo perché, conoscendo la problematica, chi ha ideato questo bando non abbia pensato a dare gli strumenti adatti a svolgere al meglio l'attività dai nuovi gestori. Se Trento punta a crescere come città deve cambiare atteggiamento verso la creatività e la musica che se trattate con la dovuta dignità possono diventare strumenti per aumentare la qualità della vita, fare impresa e creare nuovi posti di lavoro.
Jacopo Zannini
Consigliere Circoscrizionale
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