«Imboscata» in piazza contro la polizia locale
Un'«imboscata» ed un raid vandalico contro la polizia locale: a rendersene protagonisti sono stati, nella serata di giovedì, appartenenti all'area anarchica che hanno dato vita in piazza Santa Maria Maggiore ad una protesta contro gli agenti.
Il tutto, a seguito del noto episodio dello scorso fine settimana, quando la polizia locale aveva inseguito un'auto rubata condotta da quattro minorenni: dopo che la vettura aveva cercato di mandare fuori strada la pattuglia e si era ribaltata i giovani a bordo erano fuggiti ed uno di loro era stato colpito al gluteo da un colpo sparato da uno degli agenti.
L'altro ieri, poco prima delle 19, un manipolo di manifestanti ha deciso di replicare a questi fatti con una protesta intimidatoria nei confronti della polizia locale: pare infatti che tutto sia stato ordito come un'autentica imboscata, con una chiamata al comando di via Maccani per segnalare l'esigenza di un'intervento urgente degli agenti in piazza Santa Maria. Una trappola, insomma, che si è presto rivelata.
Una volta giunta sul posto, erano le 19 circa, la pattuglia non ha trovato nulla di quanto indicato, ma un gruppo di manifestanti che ha accerchiato la pattuglia sfoderando striscioni contro la polizia locale.
Una situazione non certo tranquilla per gli agenti ritrovatisi in piazza, che hanno allertato il comando e ricevuto il supporto delle altre forze dell'ordine, con una pattuglia della polizia intervenuta in piazza dalla questura di viale Verona.
Inizialmente i manifestanti hanno iniziato a dirigersi anche verso la pattuglia della polizia, cercando di accerchiare e bloccare anche quest'ultima, dopodiché - una volta disteso i loro striscioni sui quali campeggiavano le scritte «la polizia spara, difendiamoci», hanno terminato il sit-in.
A quel punto i manifestanti sono andati disperdendosi, dedicandosi ad altre forme di protesta contro gli agenti del corpo cittadino: nella notte tra l'altro ieri e ieri sono infatti comparse in svariati punti del centro storico scritte contro la polizia locale.
Gli imbrattamenti hanno interessato la zona attorno a piazza Santa Maria Maggiore, via Orfane, via Roma e via Belenzani dove sono comparse scritte analoghe a quelle degli striscioni di piazza Santa Maria. Da «la polizia spara, difendiamoci» a «cacciamo la polizia»
Le scritte sono state realizzate con bombolette spray su parecchi edifici e non solo: imbrattati anche i pannelli che delimitano il cantiere della sede della Cassa rurale di Trento, fuori dal palazzo di via Belenzani che ospitava in precedenza il rettorato. Alcune delle scritte sono già state rimosse: tra queste anche quella sui pannelli del cantiere, che sono stati sostituiti o coperti da altri pannelli proprio in ragione della gravità delle scritte, inneggianti ad attacchi contro le forze dell'ordine e senza dubbio fuori luogo, soprattutto in giorni segnati da eventi luttuosi come quelli avvenuti negli Stati Uniti.