Prostituzione, dal 2000 aiutate in Trentino 70 vittime di tratta
La Provincia ha rinnovato, per tre mesi, la convenzione con l’associazione Centro italiano femminile
La Provincia di Trento ha rinnovato, per tre mesi, la convenzione con l’associazione Centro italiano femminile - Cif. Un incarico (per una spesa di poco più di 10 mila euro) che dà continuità al protocollo di intesa (del 2008) che ha istituito il «Sistema trentino contro la tratta degli esseri umani». Un fenomeno che rientra nel grande capitolo dell’immigrazione straniera, non rilevante nei numeri, ma che va assolutamente monitorato, affrontato.
Il Cif, da anni, fornisce in merito il suo servizio al Cinformi, in collaborazione con gli altri enti. Un servizio che al Dipartimento salute e solidarietà sociale della Provincia considerano prezioso. Al Cif operano nello specifico una mediatrice culturale, una consulente legale e una coordinatrice. Dal 2000 sono una settantina le donne che hanno potuto ottenere il permesso di soggiorno in quanto vittime della tratta. La maggior parte di loro, spiegano al Cinformi, è riuscita a ricostruirsi un’esistenza dignitosa grazie al progetto che le ha tolte dalla strada, fornendo un alloggio protetto, assistenza psicologica e legale, il supporto nell’avvio di un percorso di reinserimento anche occupazionale. Un lavoro delicatissimo al fianco di chi spesso ha inseguito il miraggio della migrazione, indebitandosi e finendo nel giro dello sfruttamento della prostituzione.
La convenzione prevede che il Cif analizzi dal punto di vista qualitativo e quantitativo e quantitativo i dati forniti periodicamente dai soggetti che fanno parte del tavolo che si occupa delle vittime di tratta, realizzi un’indagine esplorativa specifica sul fenomeno della prostituzione esercitata in appartamento per rilevarne gli sfruttamenti, monitori le procedure di accoglienza e collabori con la Provincia nella gestione e attuazione dei progetti nazionale e transnazionali contro lo sfruttamento e la tratta.
Del tavolo tecnico per l’accoglienza delle vittime di tratta fanno parte il Cinformi per la Provincia, i servizi sociali dei Comuni di Trento e Rovereto, per le unità di strada le associazioni Lila e Cif, per i volontari di strada l’associazione l’Altrastrada di Trento e il Gruppo Raab di Rovereto, per le strutture di accoglienza, la coop Punto di Approdo di Rovereto, l’associazione Acisif (Casa della giovane), la coop Villa S.Ignazio e l’Atas di Trento.