Addio a «Mario» Tonon Compagno ed enologo
Domani pomeriggio il funerale
Novantasette anni vissuti con intensità, con la schiena sempre dritta, che piegava solo per raccogliere i suoi amati grappoli d’uva. Si è spento Ferdinando «Mario» Tonon, antifascista e un enologo.
Nel 1937 venne arrestato, mentre distribuiva volantini antifascisti tra la piana Rotaliana e la val di Non. I carabinieri lo fermarono mentre andava in bicicletta: lo perquisirono e gli trovarono addosso il materiale, dei fogli con scritte a mano contro Mussolini. Andò in prigione a Trento, in via Pilati e poi venne condannato a cinque anni di confino sull’isola di Ventotene. Qui conobbe anche Sandro Pertini, poi venne spostato vicino a Matera e, nel 1940, venne rimesso in libertà vigilata.
Tornò in Trentino ma non smise di lottare, di resistere. Si iscrisse al Partito Comunista, divenne consigliere regionale, fu uno stimato sindacalista e mantenne sempre una grande passione (e competenza) per l’enologia. Contribuì a creare la Confraternita della Vite e del Vino e l’Associazione Italiana Sommelier.
Il rito funebre avrà luogo domani alle ore 15 presso il cimitero di Trento, mentre il compagno Mario verrà poi seppellito a San Michele all’Adige lo stesso giorno intorno alle 16.30.