Lotta Studentesca: «Ritrovo al Pasi» Il titolare: «Non ne so proprio nulla»

«Un'aperitivo nel mio bar sabato? Non ne so niente: nessuno mi ha chiesto e quindi non ho dato alcuna autorizzazione». Walter Botto, titolare del bar Pasi in pieno centro storico a Trento, cade letteralmente dalle nuvole.

Spieghiamo, procedendo con ordine. Il gruppo trentino di Lotta Studentesca, associazione di estrema destra, posta su Facebook un volantino: «Sabato 8 ottobre aperitivo e tesseramento presso il bar Pasi a Trento, ore 16.30». Trascorre qualche ora e si scatena il finimondo: l'Osservatorio contro i fascismi del Trentino Alto Adige pubblica il volantino, posta la foto di una scritta di Lotta Studentesca con tanto di svastica e commenta «se ci fosse ancora qualche dubbio sulla natura nazifascista di Lotta Studentesca, questi simboli, che i prodi pargoli di Forza Nuova hanno vergato insozzando la città, dovrebbero far capire a tutti che ci troviamo di fronte ad un'organizzazione eversiva e ignorante».  Poi la domanda: «ma i gestori del Bar Pasi che lasciano fare un aperitivo a questi giovani nazisti sanno chi stanno ospitando? Cosa dicono al riguardo?».  

 

E così arriviamo alle frasi di Botto. Il bar Pasi non sapeva nulla dell'aperitivo. Nel frattempo Lotta Studentesca cancella il post. «Sto cercando di contattare qualche responsabile di questa associazione, per capire perché mi abbiano tirato in mezzo senza dire nulla. Sabato, quindi, nel mio locale non ci sarà nessun tesseramento».

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