Spezza le gambe al cucciolo Patteggia multa di 3.667 euro
Ha patteggiato una multa di 3.667 euro il ventiduenne di Trento finito a processo con l’accusa di maltrattamento di animali.
Il giovane era accusato di avere picchiato il cane al punto da spezzargli le zampe, costringendolo poi a camminare nonostante non si reggesse sugli arti. Il caso definito in Tribunale risale alla scorsa estate. Ad accorgersi che il pitbull era maltrattato erano stati i carabinieri di Denno, intervenuti per sedare una lite tra il padrone e la fidanzata. La donna, secondo quanto ricostruito, aveva cercato di difendere l’animale dall’ennesima aggressione: pare che il giovane non sopportasse di vedere la casa sporcata dai bisogni e così la picchiasse ogni volta che succedeva.
I vicini di casa, sentiti sulla questione dagli stessi militari, avevano confermato i sospetti, riferendo di aver sentito spesso il cane gemere, talvolta anche per ore. ll pubblico ministero di turno, messo al corrente dell’accaduto, aveva sottratto il cane alla disponibilità del padrone e lo aveva affidato, con un proprio decreto, alle opportune cure di una clinica veterinaria.
Lo scorso febbraio il pitbull femmina ha trovato una casa e un padrone affettuoso. L’associazione «Sos animali Pinè», che si era presa a cuore il caso, attraverso l’avvocato Valentina Tomio, era riuscita ad ottenere la cessione volontaria del cane da parte del giovane.
Al processo per maltrattamenti si era invece costituita parte civile La Lega per la difesa del cane, attraverso l’avvocato Alfonso Pascucci, chiedendo un risarcimento di 8000 euro.
Il ventenne alla fine ha deciso di patteggiare una multa da 3.667 euro (scelta che lascia a bocca asciutta le parti civili).