Il bilancio 2017 della Provincia sarà caratterizzato dalla riduzione delle imposte, sia per le famiglie che per le imprese.

FAMIGLIE

Si prevede un alleggerimento fiscale per un totale di 46 milioni di euro a cui si arriva grazie alla somma dell’esenzione totale dell’addizionale Irpef per i redditi fino a 20.000 euro (pari a 24 milioni), che viene confermata anche per l’anno prossimo, la detrazione di 252 euro per ciascun figlio fiscalmente a carico per i redditi da 20 mila a 55 mila euro per altri 22 milioni.

A questi vanno aggiunti i 3,2 milioni di euro di sussidi per aiutare le famiglie con Icef fino a 0,40 a pagare la retta degli asili nido.

IMPRESE

Gli sconti fiscali aumentano in virtù della manovra nazionale del governo - in particolare la riduzione dell’Ires, dal 27,5 al 24%, che da sola porta a un minor gettito di 44 milioni di euro - arrivando a un totale sul 2017 di minori imposte da pagare per 215 milioni di euro rispetto ai 170,9 milioni del 2016.

La differenza rispetto a quest’anno è data da un aumento da 4,4 a 57 milioni di euro di riduzioni statali, mentre la Provincia ha ridotto di 2 milioni di euro le agevolazioni del 2016 sull’Irap, confermando di fatto lo stock di sconti pur avendo deciso di aumentare l’aliquota base da 2,3 a 2,68 e avendo modificato i criteri per poter beneficiare degli sconti sull’Irap, legandoli all’aumento dell’occupazione e alla firma di contratti di produttività.

CONFERMATE LE AGEVOLAZIONI IMIS

Il quadro totale delle risorse a disposizione conferma le previsioni del Def provinciale dell’estate scorsa con entrate totali per 4 miliardi 400 milioni di euro a cui si aggiungono 138 milioni di euro avanzi (economie di spesa) che la giunta provinciale ha deciso, con un disegno di legge di variazione del bilancio 2016, di destinare a copertura di spese in conto capitale di competenza 2017 dei suoi enti funzionali (Agenzie, Musei, Fondazioni).

Con questo escamotage il bilancio 2017 riesce a raggiungere il totale di 4.538 milioni di euro di cui 900 milioni di euro per spese in opere pubbliche.

GLI INVESTIMENTI PROGRAMMATI

Sbloccata con la legge di stabilità nazionale (per ora in bozza) la delicata questione della possibilità di utilizzare le risorse provinciali e comunali confluite nel fondo pluriennale vincolato (400 milioni di cui 250 milioni della Provincia), c’è la tranquillità di poter proseguire con gli investimenti già programmati.

Il presidente della Provincia, Ugo Rossi, ha elencato: l'annunciato nuovo ospedale di Trento, l'ospedale di Cavalese, il collegamento Loppio-Busa, la variante di Cles, il progetto banda ultra larga, il polo della Meccatronica, il polo fieristico di Riva, il depuratore Trento 3, i nuovi liceo Maffei di Riva e Istituto d’arte Vittoria.

DIPENDENTI PROVINCIALI

Viene confermato il piano di riduzione del 6% delle spese di personale della Provincia per il periodo 2015-2018 pur tenendo conto del rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici. Rimane il blocco del turn over con la sostituzione di un solo dipendente su dieci, anche se per il 2017 si prevede l’assunzione di 50 apprendisti per ringiovanire un personale che ha un’età media di 51 anni.

RINNOVO DEL CONTRATTO

Per il rinnovo contrattuale il presidente Rossi ha annunciato l’intenzione di incrementare le risorse per anticipare il contratto del 2018, la cifra dovrebbe aggirarsi sui 3,5 milioni. Complessivamente, per il periodo 2017-2019 la Provincia punta a ridurre le sue spese di funzionamento del 5,7% in particolare puntando sulla centralizzazione degli acquisti e la riduzione di 100 mezzi di servizio.

CONTI PUBBLICI DA RISANARE

Per i Comuni è stato fissato il concorso per il risanamento dei conti pubblici per il 2018 in 3,5 milioni di euro, ma in cambio la Provincia si farà carico per intero del costo degli aumenti contrattuali per il personale (circa 5-6 milioni). Confermati i trasferimenti più 3 milioni per gli asili nido.

NELLA TABELLA I DETTAGLI

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