A Trento l'addio a Mihaela uccisa dalla malattia a 28 anni
Aveva appena ventotto anni e la bellezza di tutta un'esistenza ancora davanti, oltre a quella, intensa, che portava con sé: in poche settimane, un male oscuro l'ha strappata alla sua vita, all'affetto dei suoi amici e dei suoi cari, dal compagno Dennis ai suoi familiari, che erano sempre con lei con il pensiero, anche se lontani fisicamente.
Mihaela Salceanu quasi dieci anni fa era arrivata a Trento lasciando così a 1.700 chilometri la sua Iasi, città romena non lontana dal confine con la Moldavia in cui era cresciuta.
Mihaela se n'è andata mercoledì dopo che il personale del reparto di oncologia dell'ospedale di Padova ha dovuto arrendersi, rendendo vane le terapie alla quale la ragazza di stava sottoponendo da due mesi.
Da quando, cioé, aveva inziato ad accusare i primi malesseri, evidentemente sintomo purtroppo di un nemico che si era già fatto largo dentro di lei in maniera drammaticamente irreversibile.
Mihaela in città lavorava in una sala giochi della zona nord del capoluogo, posto di lavoro nell'ambito del quale aveva saputo farsi apprezzare non solo dai gestori ma anche dalle colleghe, che infatti, una volta saputo della sua scomparsa, non hanno potuto farsene una ragione: «È successo tutto così in fretta», racconta Doina, una delle colleghe: «Da un paio di mesi si stava curando a Padova, ricordo solo che dalla fine dell'estate aveva inziato ad accusare forti mal di testa che poi si erano aggiunti ad altri malesseri.
Era andata in ospedale e da lì era stata trasferita a Padova da dove di recente sembravano arrivare buone notizie. Ci aveva detto che si sentiva meglio, che le cose stavano migliorando. Poi invece abbiamo saputo della tragedia. È stata una notizia terribile, ha lasciato tutte noi senza parole».
Il dolce sorriso di Mihaela Salceanu sarà salutato da amici, conoscenti, dal suo Dennis e dai familiari - con mamma Getta, papà Teodor, le sorelle Adina e Carmen ed il fratello Cristian - questa mattina, sabato, alle 9.30 con una cerimonia funebre che si terrà al cimitero monumentale del capoluogo in via Giusti.