Il pronto soccorso presenta il «conto» ai pazienti
I pazienti che entrano in pronto soccorso per un qualsiasi problema si rendono conto, al momento delle dimissioni, quanto è costato il loro accesso, gli esami a cui sono stati sottoposti, le visite specialistiche che sono state effettuate?
Da alcune settimane a questa parte sì, perché, su volere del direttore generale Paolo Bordon, nella carta che viene consegnata al momento delle dimissioni è indicato anche il costo che il percorso ha avuto. «Gentile Signora/signore, desideriamo renderla partecipe che per il suo percorso di cura il controvalore delle prestazioni ricevute per il presente accesso al Pronto soccorso è pari a euro....».
«Un’informazione fornita ai pazienti su input del Direttore generale in modo che si rendano conto di quanto è costata la prestazione», spiega il primario dell’Unità operativa Medicina d’urgenza e pronto soccorso.
Naturalmente la cifra indicata non è quella che effettivamente viene pagata dal paziente, ma il costo di esami e visite. Il nuovo allegato alla lettera in cui uno viene dimesso dal pronto soccorso non è una novità assoluta e in molte parti d’Italia questo già viene fatto.
«L’importo massimo del ticket è di 75 euro o 275 se un paziente arriva in ambulanza in stato di ebbrezza con un valore superiore a 0,5», aggiunge Claudio Ramponi. Con la rimodulazione dei ticket e il fatto che anche le persone con esenzioni ora pagano la prestazioni che non sono direttamente collegate alla patologia per le quali sono esenti, anche le cifre variano.
Non più i 25, 50 o 75 euro fissi, ma cifre variabili soprattutto per quei pazienti che hanno qualche esenzione.
Difficile dire al momento se i nuovi ticket abbiano un qualche avuto l’effetto sperato, ossia di far diminuire gli accessi. «Troppo presto per fare questa valutazione - ammette Ramponi - in quanto per fare un confronto ci vuole almeno un anno di attività. Sicuramente non mancano le lamentele e io mi ritrovo spesso a dover rispondere per iscritto a persone che contestano il ticket o il codice assegnato all’ingresso».
Nel costo fornito ai pazienti vengono indicate visite ed esami è sono ovviamente esclusi i costi fissi legati al personale infermieristico, oss, pulizie e tutto quello che ruota attorno ad un ospedale. Mettere nero su bianco il costo effettivo serve per rendere maggiormente consapevoli i pazienti di quanto il loro accessi costi, soprattutto per i pazienti che accedono per codici banchi.
Nel 2015 sono stati 41.130 su un totale di 216.441 accessi. In cinque anni - dal 2011 al 2015 inclusi - gli incassi per i ticket sono stati di circa 4,5 milioni di euro. Una minima parte del costo effettivo.